Anello del Celant

Recentemente passato sotto il vessillo del CAI, da tempo mi incuriosiva quel sentiero che in carta parte da Tridis e porta alle Case Zanon da dove poi parte un altro sentiero che inerpicandosi per le balze rocciose del Monte Celant giunge alla forcella posta poco ad occidente della vetta del monte.

Celant

Ci tengo a precisare che questa mia curiosità era per lo più accademica, tuttavia le lacunose informazioni che si possono reperire in rete consultando il sito Commissione Giulio Carnica Sentieri, nonché l’ errata valutazione delle tempistiche, mi costringono a recensire il percorso.

Dalla località di Tridis si parcheggia la macchina presso le case, oppure presso un bellissimo casolare isolato ben ristrutturato alla sinistra del quale parte il nostro sentiero. Si incontra prima una valletta erosa che si attraversa verso destra guadagnando quota a scavalcare una costa per portarsi sul lungo traverso che passa il versante Sud del Monte Celant. Il sentiero con alcuni leggeri saliscendi segue i corrugamenti della montagna traversando tre canali con fondo friabile di cui il secondo presenta un breve passaggio leggermente esposto (attrezzato con cordino artigianale); per il resto la mulattiera è sempre larga, marcata e si mantiene nel bosco.

Celant

Giunti nei pressi di un capannone probabilmente adibito all’ allevamento, si continua verso Est raggiungendo le case nei pressi delle quali vi sono dei cartelli CAI non raggiungibili se non scavalcando la bassa recinzione delle case. Da qui si inizia a salire dapprima faticosamente a causa del tracciato allestito alla meglio che probabilmente sostituisce la vecchia mulattiera oggi franata; più in alto ci si reinnesta nel tracciato originale che mantenendosi in quota volge ad Ovest per inserirsi in un canale dove il tracciato riprende a salire a zig-zag tra balze erbose fino alla forcella sul crinale da dove in circa quindici minuti si raggiunge la sommità del Monte Celant (panorama parziale su Monte Raut, Val Silisia e la sottostante valle del Chiarzò).

Celant

Celant

Dalla vetta il sentiero prosegue a lambire la cresta orientale ed i segnavia portano ad attraversare il bosco portando presso uno slargo della strada forestale che sale dal Bivacco Varnerin. Per giungere il bivacco si segue dunque la strada (oppure si tagliano nel bosco i tornanti) incontrando all’ ultimo tornante l’ indicazione per il sentiero alle Stalle Plendoria; oltrepassato questo in pochi minuti si arriva al Bivacco Varnerin in Tamar.

Celant

A questo punto il sentiero CAI 832 prosegue scendendo per il sentiero di accesso alle Case Comesta e lungamente si rientra a Tridis mediante una pista forestale; in alternativa, abbiamo optato per il sentiero che passa presso i ruderi delle Stalle Plendoria.

Da Tamar torna a ritroso per la strada fino al primo tornante; qui parte un sentiero segnalato che oltrepassa una zona affacciata su un ripido canale e in breve porta al ripiano dove sorgevano le Stalle Plendoria ora ridotti a ruderi.

Celant

Da qui si oltrepassa un crinale e si scende a svolte dentro un canale. Giunti in prossimità del fondo del canale il terreno si appiana presso i ruderi di altre stalle ed in breve si sbuca fuori dal bosco dentro il greto del Torrente Tarcenò che si segue verso sinistra fino ad una briglia facilmente aggirabile; sotto di essa passa il sentiero 832 che sfiora la Strada Provinciale e si innesta in una mulattiera passante dietro alcune case che in una ventina di minuti porta a Tridis e al parcheggio della macchina.

Celant

Ore 5.30 per l’ anello completo come proposto qui; difficoltà E.

Lascia un commento