Casera Charpin (801 m)

Situata nel cuore del Canal grande di Meduna, Casera Charpin é un ottimo ricovero di propietá dell’ Ente Parco Dolomiti Friulane. Realizzato in funzione di punto di appoggio logistico per il Corpo Forestale Regionale e per gli addetti del Parco, rimane comunque aperto come ricovero di emergenza ad uso escursionistico. Per raggiungerlo, occorre risalire il Canal Grande di Meduna lungo il dismesso sentiero CAI 393.

La diga del Ciul ancora dorme

La diga del Ciul ancora dorme

I ruderi di Selis con alle spalle il Dosaip illuminato dalle prime luci dell'alba

I ruderi di Selis con alle spalle il Dosaip illuminato dalle prime luci dell’alba

Dopo aver costeggiato il Lago del Ciul lungo il sentiero CAI 398, si arriva alla passerella presso Selis. Qui vi sono due possibilitá: reperire il sentiero denominato “Troi da lis vachis” che si stacca poco prima di essa, oppure traversarla e prendere il sentiero che parte da dietro il basamento in cemento che le fa da spalla e si mantiene sul greto del torrente.

Passerella di Selis

Optiamo per la seconda opzione, in quanto piú veloce e sicura, anche se i pericoli anche qui non mancano.

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Il sentiero si presenta ancora ben conservato, con scalini in legno e tacche scavate nella roccia per i passaggi piú problematici; rimane tuttavia un percorso non banale per la presenza di alcuni brevi tratti esposti…

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… e per la necessitá di effettuare almeno tre guadi per spostarsi da una sponda all’ altra

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Giunti ad un restringimento dell’ alveo che diviene forra, il sentiero sale un costone detto Culosit congiungendosi con il “Troi da lis vachis” e continuando fino a valicare il costone. Nei pressi del valico vi sono due croci alla memoria di Giuseppe Vallar e Ghegozzi Andrea, morti durante lavori di esbosco negli anni quaranta.

Cima Laedicia

Cima Laedicia

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Giunti fin qui, il sentiero prosegue in quota in ambiente molto piacevole.

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Un ultimo guado…

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… ed eccoci finalmente alla Casera Charpin

Casera Charpin

Per il rientro, optiamo per  il “Troi da lis vachis”

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Il sentiero si mantiene alto sopra il greto del fiume, con numerosi saliscendi e alcuni tratti soggetti a franamenti

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In compenso, gli scorci su cima Leadicia non mancano

Cima Laedicia

Cima Laedicia

Utilizziamo comunque uno stratagemma dato dalla conoscenza del luogo: sfruttiamo il periodo di magra del lago per scendere lungo un costone, effettuare un guado e risalire presso la passerella in modo di evitare l’ultimo tratto in cui il sentiero franato costringe a passaggi delicati.

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Dalla passerella ripercorriamo il sentiero lungolago CAI 398

Cima Cappena, Ciuculon di Alac, Cima Zuviel

Cima Cappena, Ciuculon di Alac, Cima Zuviel.

Le anticime del Frascola

Alte in lontananza le anticime del Frascola; al centro il Ciucul dal Cuel Flurit e accanto la Giuedola.

Da Casera Charpin si puó risalire il Canal Grande di Meduna e in 7.00 ore giungere al Rifugio Pussa. Percorso per esperti allenati e abituati ad ambienti selvaggi. Segnaliamo inoltre a circa un’ ora di cammino dalla casera la presena di un Tasso Centenario.

Grandiosa la traversata delle Creste di Meduna.

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