Cenglòn

Casera Chiampiuz e Casera Senons sono le due belle casere del gruppo Caserine Cornaget affacciate rispettivamente sul versante Val Tagliamento e Val Settimana di due diversi settori del gruppo: dorsale del Limèt e Nodo Centrale.

Tra le due casere non vi è alcun collegamento ufficiale, ad eccezione del mai realizzato sentiero CAI 394 (che arriva però al Rifugio Pussa) e della traversata da noi effettuata attraverso le Lastre di Peschis, consigliabile in direzione Senons-Chiampiuz.

Bello, spettacolare, e consigliabile nel verso opposto è invece il Cenglòn, una bancata formata da una serie di catini ghiaiosi sospesi centinaia di metri sopra il Canal Grande di Meduna, generatasi dallo scorrimento delle faglie spinte dalla placca africana su quella europea, fenomeno geologico unico nella regione Friuli Venezia Giulia.

Evidenziate dal sole, a destra le Lastre di Peschis, al centro Forcella Claupe, e a sinistra la cresta senza nome sotto la quale si intuisce il Cenglòn. Dietro le Vette Fornezze.

Evidenziate dal sole, a destra Forca da la Crous e le Lastre di Peschis, al centro Forcella Claupe, e a sinistra la cresta senza nome sotto la quale si intuisce il Cenglòn. Dietro le Vette Fornezze. Foto scattata dal Frascola.

Da Casera Chiampiuz per il sopra citato sentiero CAI 394 si raggiunge in breve l’ ampia e verdeggiante Forca da la Crous, dalla quale ci si discosta in versante Meduna per una traccia che porta ad entrare in un catino ghiaioso posto a Sud delle Lastre di Peschis.

Forca da La Crous.

Forca da La Crous.

Cenglon

Questi va attraversato in leggera discesa seguendo le tracce di animali e raggiungendo una dorsale boscata dalla quale si entra nel bacino imbrifero del Rio Brustulat. Una volta raggiunto il fondo del canalone si continua a scendere seguendo l’ impluvio e dopo aver disceso una parte particolarmente friabile, si perviene ad una sorgente sulla destra.

Cenglon

Dalla sorgente si inizia a traversare in quota mantenendosi sotto le pareti, cercando a volte i varchi migliori tra la fitta vegetazione di mughi. Aiutati da tagli e radi ometti si passano un paio di punti friabili ed alcuni ripari naturali fino a trovarsi sotto al compluvio di Forca Claupe che si guadagna quindi in salita.

Foto di Jacopo Verardo.

Tra mughi e roccette. (Foto di Jacopo Verardo).

Foto di Maja Ogrizek.

Qui solo roccette. (Foto di Maja Ogrizek).

In Forcella Claupe. Foto di Antonio Armellini.

In Forcella Claupe. (Foto di Antonio Armellini).

Dalla forcella si prosegue verso Sud-Ovest risalendo la pala di quota 1906 e puntando ad una evidente lingua d’ erba che sale ripidamente diventando canalino e portando a guadagnare un panoramico pulpito rivolto verso le Lastre di Peschis.

Cenglon

Le Lastre di Peschis dal panoramico pulpito.

Qui un passaggio permette di tornare in versante Meduna su un costoncino sempre colonizzato da mughi che va disceso per una quarantina di metri volgendo poi verso destra dove improvvisamente ci si trova di fronte all’ imbocco del Cenglòn.

Costoncino con mughi. Foto di Maja.

Costoncino con mughi. (Foto di Maja).

L' imbocco del Cenglòn. Foto di Jacopo.

L’ imbocco del Cenglòn. (Foto di Jacopo).

Qui parte una meravigliosa cavalcata in quota che si mantiene costantemente in panoramica visuale sulle Sorgenti del Meduna, il pascolo di Casera Cuel e la dirimpettaia Cima Leadicia. A fare da sfondo Frascola, Celorum, Caserine, Cima Nartais.

Cenglon

Le Sorgenti del Meduna. Svetta il Burlaton e dietro di esso le Caserine Alte. A sinistra Forcella Pierasfezza ed in basso il pascolo di Casera Cuel.

Il percorso parte su ghiaino compatto e riserva subito uno spettacolare esempio di specchio di faglia formatosi dalla enorme pressione della spinta delle placche che ha levigato perfettamente le superfici di contatto degli strati.

Foto di Antonio.

Fotografando lo specchio di faglia. (Foto di Antonio).

Si attraversano poi una miriade di catini abbastanza larghi da non far intuire l’ estrema esposizione sul vuoto a cui si è sottoposti percorrendo il Cenglòn.

Foto di Antonio.

(Foto di Antonio).

Cenglon

La prima parte del Cenglòn da noi percorsa.

La prima parte del Cenglòn da noi percorsa.

Cenglon

Cenglon

Cenglon

Foto di Andrea.

(Foto di Andrea).

Dopo aver sceso una bella e comoda rampa ghiaiosa, si giunge infine alla parte terminale della cengia che, come è iniziata, si conclude con un traverso su ghiaino compatto.

Cenglon

Comoda rampa finale. Foto di Tiziano Ros.

Comoda rampa finale. (Foto di Tiziano Ros).

Forcella Nartais e il canolino che dovremo risalire per raggiungerla.

Forcella Nartais e il canolino che dovremo risalire per raggiungerla.

Il Cenglòn si sta per esaurire. (Foto di Maja).

Il Cenglòn si sta per esaurire. (Foto di Maja).

Si giunge quindi nel canalone che scende dalle due Vette Fortezze, lo si traversa, e si punta a raggiungere la soprastante Forcella Nartais risalendo il canale che da essa si genera (terreno molto friabile, pericolo di muovere sassi su chi segue, masso incastrato che obbliga ad un passaggio di III grado, ripido prato finale), oppure si suggerisce di puntare a raggiungere appena possibile gli arbusti posti sul costone in destra orografica per aiutarsi a risalire il ripido contrafforte (mugo-ferrata).

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Il canalone tra le Fornezze.

Inizia la salita verso Forcella Nartais.

Inizia la salita verso Forcella Nartais.

Parte del Cenglòn visto da dentro il canalino.

Parte del Cenglòn visto da dentro il canalino.

Terreno sempre più ripido, friabile e sassoso. (Foto di Antonio).

Terreno sempre più ripido, friabile e sassoso. (Foto di Antonio).

Uscita dal canalino su ripidissimi prati.

Uscita dal canalino su ripidissimi prati.

In entrambi i casi si esce nei pressi di Forcella Nartais dove ad accoglierci troveremo dei mughi amicali.

Salendo verso i mughi amicali. (Foto di Andrea Fiorot).

Salendo verso i mughi amicali. (Foto di Andrea Fiorot).

In forcella! (Foto di Jacopo).

Dalla forcella prima per facile traverso su ghiaino e poi per comodo sentiero, in poco più di un’ ora si arriva a Casera Senons e di lì al Rifugio Pussa.

Ore 8.00 da Casera Chiampiuz al Rifugio Pussa. Difficoltà RR+

2 pensieri su “Cenglòn

  1. Pinco

    Secondo te il Cenglòn potrebbe diventare una classica? O per pochi eletti? Ormai conta una relazione sul Libro delle Cenge e questa tua sul web. Vedremo dunque frotte di escursionisti da quelle parti? Che sia il caso di attrezzarla? Bollinarla?

    1. dolomitidxtagliamento Autore articolo

      Il Cenglòn potrebbe diventare una classicissima… se si trovasse a Cortina! Le lunghe marce di avvicinamento, nonchè le possibilità di chiusura ad anello o di traversata che richiedono sforzi logistici non indifferenti, credo terranno alla larga le frotte di escursionisti. Attrezzarla? no, non è necessario. Bollinarla? Non credo che ci si possa avventurare nei precipizi o sulle pareti soprastanti.
      Magari prova a fare leva con la Proloco di Tramonti…

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