Cima delle Ciazze Alte (2286)

Severa cima avamposto a Sud del gruppo della Cima dei Preti, le Ciazze Alte sono mèta ambita nei sogni di molti escursionisti. Purtroppo, la lunghezza dell’ itinerario e la difficoltà di alcuni tratti rendono l’ ascensione selettiva.

Dal ponte Scandoler l’ attacco è ripido e difficile da trovare, il successivo tratto attraversato da diverse tracce che portano in tutte le direzioni; una volta trovata la traccia giusta, il più dell’ escursione è fatta…

Salendo il vecchio pascolo parzialmente invaso dalla vegetazione ci si imbatte nei ruderi della Malga Tarsia; poco più in alto ci si immette nel greto dello Sciol de Tarsia che si risale arrivando poco oltre una cascata sulla sinistra.

Facendo molta attenzione si scorge in destra orografica un timido bollo che invita a risalire un franamento. Girato l’angolo si risale una cengetta che tenendosi alta su un canalino porta a montare sul costone.

Risalito il costone si giunge al canale della precedente cascata sopra della stessa. Da qui si risale il divertente canalino evitando i risalti più difficili.

Si giunge quindi nella parte alta dell’ impluvio dove si deve risalire una placca che si può prendere di petto oppure affrontare di lato aiutandosi con i mughi; giunti alla sommità si esce a destra poco sotto l’ ultimo lembo di roccia, oppure poco più in alto al culmine della placca se vi è troppa acqua che rende viscido il precedente passaggio.

Andando a destra si oltrepassano alcuni mughi  a risalire il canale principale che permette di entrare nello splendido Cadin delle Ciazze Alte.

Da qui si continua la salita sulle grossolane ghiaie puntando ad un roccione con la parrucca; da questo, verso sinistra, una sobria bollinatura porta a montare un costoncino detritico che via via diventa sempre più panoramico fino a giungere alla forcella di cresta dove finalmente si vede la nostra meta.

Alcune guide riportano che questa di per sé è già una meta appagante, ma noi decidiamo di proseguire fino in vetta. Si parte con cinque metri di lama seghettata in discesa e subito dopo tre placchette; si continua poi con qualche metro di affilatissima cresta sui sottostanti baratri, un traverso mugoso e vari passaggi tra placche, canalini e rocce rotte arrivando finalmente in cima.

Grandioso panorama sulla Val Compol, Duranno , infilata su Cima Preti, Gruppo del Pramaggiore e Monfalconi.

Per il rientro si può tornare a valle lungo la stessa via, oppure proseguire lungo la cresta a guadagnare l’ Antecima dei Cantoni e la Forcella Compol dove passa l’ Alta Via dei Silenzi da Casera Laghet de Sora al Bivacco Greselin. Per questo itinerario bisogna conoscere BENE la strada.

Ore 6.00 alla cima, difficoltà A nella parte finale, EE per il resto della salita.

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