Fous de Nearda

Gli abitanti di quella contrada la chiamavano il Fosso di Helm, dal nome di un eroe di antiche guerre che vi si era rifugiato. Sempre più ripida e stretta, la gola serpeggiava da Nord verso l’ interno all’ ombra del Thrihyrne, e le rupi a picco abitate dalle cornacchie si ergevano ai due lati come torri imponenti, impedendo alla luce di filtrare.

Al cancello di Helm, davanti all’ imboccatura del fosso, uno sperone di roccia sporgeva dalla parete nord. Sulla punta vi erano alte mura di pietra antica, e all’ interno di esse un’altera torre. Gli Uomini narravano che nei lontani tempi gloriosi di Gondor, i re del mare avevano costruito in quel punto la fortezza con l’ aiuto dei giganti. La chiamavano il Trombatorrione, perché un corno suonato sulla torre echeggiava in tutto il Fosso, come se eserciti da tempo dimenticati partissero in guerra da caverne all’ interno dei colli. Anticamente gli Uomini avevano anche costruito delle mura, dal Trombatorrione alla parete sud, che sbarravano l’ ingresso della gola.

Sotto di esse un ampio canale sotterraneo permetteva al Fiume Fossato di attraversare i bastioni: il corso d’ acqua serpeggiava poi ai piedi della Trombaroccia e attraversava poi in un letto profondo un ampio burrone verde, che scendeva in dolce pendio dal Cancello di Helm alla Diga di Helm. Da lì il torrente cadeva nella Conca Fossato e proseguiva il suo corso verso la Vallata Ovestfalda.

Foto per gentile concessione di Beorn.

Un pensiero su “Fous de Nearda

Lascia un commento