Sentiero dell’ Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Non riportato nelle mappe e privo di segnaletica, il sentiero dell’ Acquedotto costituisce una valida alternativa di accesso o di discesa alla Casera di Giais. Il sentiero nasce dalla necessitá di manutentare quello che è stato lo storico acquedotto che serviva la frazione di Selva di Aviano. Le notizie che vengono riportate parlano di tal pastore Cesco Giovanni di Giais che nella seconda metá dell’800 mentre pascolava le proprie pecore in localitá Clap de Pissol (toponimo corrente) sentí lo scrosciare d’ acqua sotto le rocce. Cesco creó quindi di propria iniziativa un acquedotto artigianale con cortecce di alberi e tegole fino al borgo, donando quindi un bene prezioso per migliorare la vita e le condizioni igieniche agli abitanti. Per questo servizio Cesco si meritó di essere ricordato, per cui la sua lapide venne conservata fino ad oggi nel cimitero in segno di riconoscenza.
Il sentiero che trattiamo ora era probabilmente di servizio ad una struttura successiva a quella del Cesco, realizzato probabilmente da una comunitá piú che da un singolo a giudicare dal tracciato a tratti sostenuto da muretti di sostegno, a volte scavato nella roccia. Lo percorriamo inoltre in discesa, proponendo un’ ottima alternativa per la discesa dalla Casera di Giais.
Dalla casera si scende per il sentiero CAI 986 fino ad attraversare un greto asciutto dove si abbandona il sentiero e si scende per le evidenti ghiaie sottostanti create dall’ erosione.

Sentiero dell' Acquedotto

Appena si trova un primo salto di qualche metro, ci si sposta a sinistra montando sulla costa prativa che si discende lungo il crinale puntando ad un poco pronunciato spuntoncino che si trova poco piú in basso. Una volta giunti sullo spuntone appare evidente una traccia che verso sinistra ci porta sulle ghiaie nella parte superiore della zona denominata “Li Gravis”; le si attraversa e, guidati dal suono di acqua corrente si giunge al manufatto in cemento che ingloba la sorgente scoperta da Giovanni Cesco.

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

A sinistra il poco pronunciato spuntone dal quale si scende alle ghiaie su evidente traccia.

Da qui, il sentiero scende gradatamente sempre evidente e ancora ben conservato, molto divertente lungo i panoramici tratti su cenge scavate nella roccia o sostenute dai muretti a secco.

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Sentiero dell' Acquedotto

Dopo un ponte in cemento sospeso sul vuoto ed un prato in cui si deve cercare la traccia giusta (radi ometti) il sentiero scende verso destra a raggiungere il fondo della valle, dove nei pressi di una grande briglia si passa sulla riva opposta; in pochi minuti si giunge al bivio della strada sterrata dove vi è la partenza del Sentiero “I Vuolth”.

Sentiero dell' Acquedotto

 

Visuale sul tracciato dell' Acquedotto: sulla sinistra a metá foto si intravede la lingua di ghiaia nei pressi della Sorgente; da lí il sentiero traversa fino alla piccola macchia di prato a destra nella foto per poi scendere portandosi nella parte inferiore delle ghiaie al centro.

Visuale sul tracciato dell’ Acquedotto: sulla sinistra si intravede la lingua di ghiaia nei pressi della Sorgente; da lí il sentiero traversa fino alla piccola macchia di prato a destra per poi scendere portandosi nella parte inferiore delle ghiaie al centro.

Dalla Casera di Giais in ore 1.30; difficoltà E.

Sentiero dell' Acquedotto

 

 

5 pensieri su “Sentiero dell’ Acquedotto

  1. Andrea F.

    Ciao Michele, come osi salire sulle mie montagne senza chiedere il permesso?? Scherzo, comunque questo è il mio sentiero preferito per salire a Casera di Giais, molto usato dai cacciatori che però si fermano prima, all’altezza di Baita Polo (anche io ci vado spesso in cerca di cervi e camosci!). Però faccio una cosa un po’ diversa: poco prima di arrivare a Clap de Pissol non so se hai notato, c’è una biforcazione con traccia che monta sulla costa di destra: se la segui ti deposita sulle pale sommitali dalle quali il vecchio sentiero ormai cancellato dall’erba porta alla cima Valfredda e quindi alla casera (attenzione a vecchio filo spinato che delimita il poligono di tiro ma è semisommerso dall’erba, lungi dai militari fare manutenzione). Ciao!

    Andrea

    1. dolomitidxtagliamento Autore articolo

      Ciao, ho notato il sentiero che va in alto e ben segnalato da un ometto; si vede l’ attacco nella quarta foto dell’ articolo. Il sentiero dell’Acquedotto me l’ ha indicato un tuo compaesano che ho incontrato poco prima della Casera di Giais. Bene che aggiungi indicazioni su altre varianti, cosí contribuisci ad arricchire il blog di notizie. Ciao e grazie.

  2. luciano

    Ho percorso l’itinerario alla rovescia di come descritto: decisamente interessante e suggestivo! Ottima alternativa ai locali sentieri ufficiali. Grazie per la segnalazione. Luciano

  3. Andrea F.

    Ah, se si vuole aggiungere una nota storico-culturale, all’imbocco del sentiero, ossia alla base del ghiaione, parte un canaletto costruito in epoca fascista. Il canaletto inizia con una sorta di profonda briglia con fori per far passare l’acqua, e in cima a questa parete c’è un bassorilievo del fascio littorio con l’anno di costruzione e la dicitura “genio civile”

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