Stalle Velleai (690 m)

La notte del 17 ottobre 1864 un gruppo di una quarantina di uomini irrompe nella tranquillitá delle Stalle Velleai. Si trattava della cosiddetta Banda di Navarons, gruppo di irridentisti italiani che, guidati dal medico Antonio Andreuzzi, aveva dato il via ad un’ azione armata facente parte di una grande insurrezione ideata da Giuseppe Mazzini volta alla liberazione e all’ indipendenza di varie regioni dal dominio Austriaco. I piani peró non andarono come previsto, e gli insorti friulani, dopo aver attaccato le gendarmerie di Spilimbergo e Maniago, giunti al passo Rest e diretti in Carnia per unirsi ad altre bande provenienti dal Veneto e Friuli, ricevettero notizia che gli altri gruppi non avevano iniziato le loro azioni, e l’ esercito austriaco stava presidiando Ampezzo con ingenti forze. Avendo la certezza che anche da Tramonti sopraggiungevano rinforzi nemici, non restó loro altra soluzione che cercare rifugio nelle aspre valli tramontine. Inizia quindi in luoghi per noi oggi misteriosi ed affascinanti un avvincente inseguimento durato ventitre giorni tra esercito austriaco e insorti garibaldini i quali, grazie all’ aiuto che i valligiani prestavano in riconoscenza dell’ operato del medico Andreuzzi, riescono a sfuggire alle maglie degli imperiali. Il primo trasferimento della banda avvenne qui.

Stalle Velleai

Stalle Vellai

Dalla strada del Passo Rest un sentiero reperibile nei pressi delle casere Chiarpegnis scende verso il fondo della val Viellia.

Si era letteralmente ruzzolati fino alla capanna di Parlapoco. Un’ estenuante marcia al buio, terrorizzati di precipitare nel baratro del torrente che muggiva giú in fondo ogni qualvolta si finiva a terra, ingannati da viscide rocce e tranelli di radici. Una lunga processione di bestemmie nell’ intrico del bosco, seguendo un sentiero che forse era solo nella memoria del Sior Tunin, ma non credo che sul terreno ci fosse realmente.

Nel vecchio pascolo di Stalle Velleai vi é la stalla riattata alla meglio in condizioni parecchio spartane, e i ruderi dell’ abitazione dei pastori. Oltre i manufatti, la mulattiera scende al torrente dove, dopo un guado, si congiunge al sentiero CAI 377 per Casera Chiampis.

L' abitazione dei pastori

L’ abitazione dei pastori

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Squadra e compasso, il simbolo della massoneria

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