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Casera Bregolina Piccola (o di Claut, 1746 m)

Casera Bregolina Piccola

Vecchio edificio pastorale […]; ricovero confortevole. Si trova ad Ovest e circa 100 metri piú in basso dell’ ampia forcella Dôf, in una zona di vasti pascoli a Nord delle Pale Candéle.

La Casera Bregolina Piccola, è di proprietà dell’ Ente Parco Dolomiti Friulane che ne ha apportato un’ ottima ristrutturazione. La casera presenta, oltre ad alcuni locali di servizio al Parco chiusi a chiave, un locale adibito a bivacco sempre aperto fornito di tavolo, caminetto, stufa, un soppalco con 3 posti letto e addirittura lavello con rubinetto e bagno interno. Al di fuori, una bellissima fontana fornisce acqua fresca.

Casera Bregolina Piccola

L’ accesso piú diretto alla casera è dal Ponte Rive del Ciartér in Val Settimana lungo il sentiero segnava CAI 370 in ore 3.15; difficoltà Escursionistica.

La mulattiera ha subito inizio dopo il ponte e, salendo verso sinistra, prende subito quota internandosi sulla sinistra idrografica della Val Cerosolín. La mulattiera attraversa numerosi canaloni (qualche passo richiede attenzione) e perviene a quota 1229 sopra una bella cascata e presso una sorgente.

La mulattiera ha subito inizio dopo il ponte e, salendo verso sinistra, prende subito quota internandosi sulla sinistra idrografica della Val Cerosolín. La mulattiera attraversa numerosi canaloni (qualche passo richiede attenzione) e perviene a quota 1229 sopra una bella cascata e presso una sorgente.

Si lascia a destra il sentiero segnavia CAI 388 diretto al ricovero “Casera Pramaggiore” e si attraversa il torrente sopra una bella cascata. Con un tornante in bosco, il sentiero segnavia CAI 370 si porta alla base del pascolo abbandonato di Casera Col d’ Agnéi che si vede poco sopra.

Casera col d' Agnei

Si traversa alla base del pascolo e, oltrepassato un canalone, si inizia a salire nel bosco in direzione Sud-Ovest.

Casera Bregolina Piccola

Si sale a sinistra del torrente che scende dalla Forcella Dôf in un bel bosco; poi, nella parte alta, si passa sulla destra del torrente e per terreno franoso si raggiunge l’ ampio prato pianeggiante della Forcella Dôf.

Casera Bregolina Piccola

Oltrepassata la forcella, si scende per buon sentiero ed in breve si raggiunge, sulla sinistra del fondo valle, la casera.

Altra possibilitá è dalla Val Cimoliana partendo dal Rifugio Pordenone e passando per Casera Bregolina Grande mediante lo stesso CAI 370; questo percorso viene  denominato Trekking delle Bregoline.

Dalla Forcella Dof si osserva il pascolo di Casera Bregolina Grande. In lontananza la Cima dei Preti.

Dalla Forcella Dof si osserva il pascolo di Casera Bregolina Grande. In lontananza la Cima dei Preti.

Piú avventuroso è invece l’approccio dalla Val Cimoliana tramite l’ex sentiero CAI 371 da Ponte Confóz (ore 4.30-5.00, difficoltà EE), oppure dalle Stalle Nucci in Val Settimana per la Sella del Turlon (2104 metri) tramite l’ ex sentiero CAI 385 (ore 5.30, difficoltà EE). Descriviamo qui di seguito quest’ ultimo percorso.

Si attraversa il Torrente Settimana su un ponte in ferro, si passa presso la vicina Stalla Nucci e quindi si segue un sentiero (segnavia 385) che, attraversato a destra un ruscello, sale alla base del ripidissimo versante meridionale delle Pale Candele.

Casera Bregolina Piccola

Il sentiero risale questo pendio arrampicandosi ripidamente sfruttando cenge e canalini su un terreno che dal basso sembra impercorribile. Senza difficoltà ma con notevole fatica e continua attenzione, si raggiunge prima una rampa inclinata sotto un’ alta parete lungo la quale si scende per alcuni metri e quindi, dopo un altro tratto molto ripido in mezzo ai mughi, il vecchio pascolo (Tamerút 1645 metri).

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Si attraversa il prato verso sinistra (attenzione al segnavia fra le erbe alte) e quindi si sale verso alti alberi oltre i quali si ritrova il sentiero che, a tornanti, sale a raggiungere una crestina secondaria a monte di un caratteristico torroncino.

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Il resto del percorso è ora visibile: si sale diagonalmente verso sinistra oltre fasce di pino mugo e zone franose fino ai ripidi prati sotto la forcella; per tracce sui ripidi verdi, sempre verso sinistra, si raggiunge la Sella del Turlón: splendido panorama; fin qui ore 4.30.

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Dalla Sella Turlon, Cima dei Preti e Duranno.

Dalla Sella Turlon, Cima dei Preti e Duranno.

Ciol di Sass, Cima Ciolesan e la Val Piovín.

Ciol di Sass, Cima Ciolesan e la Val Piovín.

Monfalconi. A sinistra spunta il Campanile; piú alto di tutti il Monfalcon di Montanaia.

Monfalconi. A sinistra spunta il Campanile; piú alto di tutti il Monfalcon di Montanaia.

Casera Bregolina Grande.

Casera Bregolina Grande.

Si prosegue scendendo sul versante della selvaggia Val Pezzéda; si scende per tracce su prati e quindi per sentiero verso sinistra in mezzo a radi larici.

Dalla sella discesa nella Val Pezzeda. Al centro in basso il poggio di Casera Fabbro, sullo sfondo il Monte Ferrara, la Forcella Ciol de Mont, e la cresta delle Cime Postegáe.

Dalla sella discesa nella Val Pezzeda. Al centro in basso il poggio di Casera Fabbro, sullo sfondo il Monte Ferrara, la Forcella Ciol de Mont, e la cresta delle Cime Postegáe.

Raggiunto un torrentello (Le Saline), si piega a destra per un bel sentiero di pascolo e si passa alla base di un salto roccioso e di un ripido canalone. Si perviene cosí al poggio dove ci sono i ruderi della Casera Fabbro 1706 metri; si percorre ora un bel sentiero in quota e presso un marcato vallone si incontra il sentiero che sale da sinistra proveniente dalla Val Pezzéda e dalla Casera Bregolina di Cimolais. In leggera salita si segue ora il segnavia CAI 370 ed in breve si raggiunge il pascolo e la Casera Bregolina Piccola.

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Si fa presente che il sentiero non essendo manutentato da una ventina di anni, pur non avendo problemi di interruzioni ed essendo ancora presente la segnaletica, richiede esperienza in quanto la traccia è molto debole e invasa dalle erbe sia nella parte dentro al bosco, che nella parte superiore negli ampi prati sommitali.