Troi da li Fous

Tra l’ ottobre e novembre del 1864 avvenne un tentativo di insurrezione popolare atta a portare l’ indipendenza delle Venezie dal dominio austiaco per essere annesse al Regno d’ Italia. Tali fatti, passati alla storia come Moti Friulani, hanno avuto teatro a cavallo della Val Tramontina, e gli insorti hanno avuto come base per progettare la loro azione l’ abitato di Navarons, borgo posto all’ingresso della valle in destra orografica del fiume Meduna.

Navarons

Navarons.

Tale azione prevedeva di assaltare le varie gendarmerie della zona, sollevare le popolazioni e dirigersi ad Ampezzo dove si sarebbero uniti alle bande provenienti dalla Carnia e da Belluno per presidiare il Passo della Morte. Tuttavia, l’ unica banda che partí fu quella di Navarons che, una volta giunti al Passo Rest venne avvisata che ad Ampezzo li attendeva una guarnigione di austriaci. Vistisi accerchiati, l’unica cosa che restava da fare era di nascondersi tra le rupi delle valli circostanti, e fu cosí che si diede il via ad un epico inseguimento tra le vallate.

Capo di tale banda era il medico Antonio Andreuzzi, nativo di Navarons e fervente patriota mazziniano. Per condurre la lotta armata, la banda aveva bisogno di armi; i fucili venivano importati clandestinamente dall’Italia, mentre le bombe vennero prodotte direttamente in loco con la complicità del fabbro e del farmacista del paese. La produzione peró doveva essere fuori portata dagli occhi indiscreti, per cui venne trovato un luogo non molto distante dal borgo e ben nascosto che divenne la fucina per questa produzione. Tale luogo, denominato Fous di Marcat  è oggi visitabile grazie al comodo sentiero denominato “Troi da li Fous”.

Troi da li Fous

La Fous di Marcat.

Dall’ abitato di Navarons si percorre via Garibaldi fino che questa finisce nei pressi di un ponticello; poco piú avanti parte sulla sinistra un sentiero che inizia a salire ripido, passa accanto ad una presa dell’ acquedotto e sale ancora arrivando ad un bivio che si prende a destra.

Troi da li Fous

Troi da li Fous

In breve si passano delle ghiaie oltre le quali vi è un costone attorniato da una cengia ottimamente attrezzata con cavo e parapetto. Questa cengia porta sopra al luogo dove venivano fabbricate le bombe Orsini, ben visibile in basso anche se non vi è piú alcuna traccia di ció che poteva essere la rudimentale fucina.

Troi da li Fous

Troi da li Fous

Dal fondo della fous di Marcat verso il pulpito panoramico.

Dal fondo della fous di Marcat verso il pulpito panoramico.

Dal pulpito si vedono due giovani garibaldini alla Fous di Marcat.

Dal pulpito si vedono due giovani garibaldini alla Fous di Marcat.

Ritornati sui propri passi e raggiunto il bivio, si prosegue questa volta dritti passando sotto Li Gravis di Trep. Il sentiero, sempre comodo e ben marcato, finisce ad intersecare un altro marcato sentiero; ci si sposta di qualche metro sulla sinistra per reperire un sentiero seminascosto che continua la direttiva della dorsale. In pochi minuti si arriva quindi al Ricovero Col Maour. Difficoltá T, ore 1.10

Il Ciucul dal Signour.

Il Ciucul dal Signour.

Col Maior

Col Maior

Tale visita non puó concludersi senza prima fare una visita al Museo Casa Andreuzzi, dove sono raccolti reperti dell’ epoca appartenuti ai garibaldini di Navarons, nonché i documenti che attestano i rapporti intercorsi tra Antonio Andreuzzi e i vari irridentisti tra cui anche Giuseppe Garibaldi. Per visitare la Casa Andreuzzi è necessario accordare l’ apertura telefonando al Comune di Meduno al numero 0427 86130.

Casa Andreuzzi

Casa Andreuzzi

Casa Andreuzzi

Bomba Orsini.

Casa Andreuzzi

A completamento della giornata si propone inoltre di passeggiare tra le vie di Navarons, dove segnaliamo il cimitero ove è sepolto Antonio Andreuzzi e il figlio Silvio, la bottega del fabbro, e il cortile dove la Banda di Navarons consumó l’ultima cena prima di partire nella propria azione.

Il cortile dove si é consumata "L' ultima cena".

Il cortile dove si é consumata “L’ ultima cena”.

Per saperne di piú sui vari spostamenti della banda clicca qui.

Troi da li Fous

Troi da li Fous

Troi da li Fous

 

 

 

3 pensieri su “Troi da li Fous

  1. luciano

    Ho percorso l’itinerario proposto con divagazione al Col Ventous per l’aspetto geologico. Dal bivacco poi, e precisamente dalla radura prativa subito ad ovest dello stesso, si può scendere a Navarons per concludere l’escursione con un giro ad anello. Un altro angolo semisconosciuto di questa sorprendente valle!

    1. dolomitidxtagliamento Autore articolo

      Sei stato bravo, soprattutto perché hai seguito un itinerario serio, non come me che avevo una guida sconclusionata che non mi ha neanche portato sul Col Ventous. Complimenti!

Lascia un commento