Tra i cadini dei Monfalconi il Cjadinut di Cimoliana è l’unico a non essere attraversato da sentieri ufficiali, e questo ne fa una piccola perla per chi ama solitudine e tranquillità.
Dal Rifugio Pordenone si percorre il sentiero CAI 349 che si addentra nella Val Monfalcon di Cimoliana.
Giunti circa alla quota 1800 metri il sentiero attraversa un corso d’acqua alla base di un ghiaione tra i mughi. Tale ghiaione va risalito abbandonando il sentiero e puntando alla sua sommità sotto un evidente torrione; a destra di esso un piccolo lembo di prato costituisce la porta d’entrata del Cjadinut di Cimoliana (il ghiaione puó essere imboccato anche più in alto dove viene intersecato dal sentiero CAI 360 che si diparte dal 349 poco più a monte).
Pace e silenzio contornati da quinte di dolomia ci accompagneranno mentre ci aggiriamo ad esplorare questo catino che è sicuramente il più appartato dei Monfalconi.
Difficoltà E. Ore 2.15 dal rifugio all’ingresso nel Cjadinut; 1.20 per il rientro. Dal Cjadinut di Cimoliana si può salire al Monfalcon di Montanaia con attrezzatura alpinistica; da informazioni della guida Berti pare si possa montare su una cengia che porta alla Forcella Cimoliana.
Va che beo! Me piasaria anca a mi però no go pi ea vostra età. Me basta vedar e foto par sognar! Grassie putei.
Grazie per il suggerimento! Ho sfruttato l’accesso “alto” e ho assaporato il senso di tranquillità e solitudine del Cjadinut. Sensazioni esaltate (sembra un paradosso) dalla giornata grigia e dalle nubi basse che non mi hanno permesso – se non per qualche secondo – di vedere le quinte rocciose che racchiudono questo magico sito.
Motivo per ritornarci e, magari, arrivare a forcella Ferrucci che mi ero inizialmente proposto come meta finale.