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Bivacco Giancarlo Milan al Cason di Brica (1745 m)

Il Bivacco Giancarlo Milan si trova in Val di Brica, nel cuore del Parco Dolomiti Friulane, ed è un piccolo ricovero in legno gestito dalla sezione CAI di Rovigo. Presenta quattro posti letto, un tavolo con panche, una stufa, e l’acqua è reperibile presso un torrentello che scorre a poca distanza.

Essendo stato recuperato dopo la stesura della guida di Sergio Fradeloni, riportiamo ugualmente la relazione così com’era senza apportare correzioni.

Dal Rifugio Pordenone si scende sul Pian Meluzzo raggiungendo direttamente la Casera Meluzzo, recentemente ricostruita. Per carrareccia chiusa al traffico non autorizzato, si risale la pianeggiante valle alluvionale fino all’incrocio con la val Postegae. Si lascia a destra l’itinerario per Forcella e Passo Pramaggiore – Val Inferno e si prosegue a sinistra prima per carrareccia e poi seguendo il segnavia CAI 361 sul greto. Più in alto si ritrova il sentiero che giunge allo sbocco della Val di Brica nella Val Meluzzo; fin qui ore 1.10. Si oltrepassa il greto e si segue il sentiero 379 sulla destra idrografica della Val di Brica; a quota 1730 (acqua) si lascia a destra il sentiero che in pochi minuti porta al Cason di Brica che, probabilmente, verrà ristrutturato.

Dal bivacco l’itinerario classico è l’anello che raggiunge Camporosso e Casera Valmenon.

Il sentiero esce quindi dal bosco, piega a sinistra passando sotto al caratteristico torrione isolato in mezzo alla valle (Mus di Brica) e, salendo per magri pascoli e macereti, va ad incontrare il sentiero con segnavia CAI 369 proveniente dalla Casera Valmenon oltre la Forcella Fantulina (IGM: Forcella di Val di Brica); Fin qui ore 2.45. Si segue questo sentiero segnavia 369 verso sinistra attraversando la testata della Val di Brica raggiungendo in leggera salita la Forcella Val di Brica (o Fantulina) caratterizzata da uno strano torroncino (la Fantulina).

Si scende nel pascolo di Camporosso lasciando a destra il segnavia CAI 367 diretto al Passo del Lavinal; dopo essere passati presso il Casone di Camporosso 1945 metri (piccolo ricovero) ci si addentra nel pascolo e quindi si prosegue seguendo il segnavia 369 fino alla Casera Valmenon.

 

 

 

Casera Valmenon (1778 m)

Si trova nell’alta Valmenon, all’inizio dei vasti pascoli del Camporosso.

Non più utilizzata per la monticazione, è stata sistemata e può dare un buon ricovero; l’acqua si trova poco sopra la casera, presso il bivio del sentiero che sale nel Camporosso con quello diretto a sinistra alla Forcella Urtisiel ed al Rifugio Giaf.

Dal Rifugio Pordenone si scende sul Pian Meluzzo raggiungendo direttamente la Casera Meluzzo, recentemente ricostruita. Per carrareccia chiusa al traffico non autorizzato, si risale la pianeggiante valle alluvionale fino all’incrocio con la val Postegae. Si lascia a destra l’itinerario per Forcella e Passo Pramaggiore – Val Inferno e si prosegue a sinistra prima per carrareccia e poi seguendo il segnavia CAI 361 sul greto. Più in alto si ritrova il sentiero che, superato l’incrocio con la Val di Brica risalita da QUESTO ITINERARIO, porta sul prato dove sono ancora evidenti i ruderi della Caseruta o Cason dei Pecoli 1363 metri; fin qui ore 1.15.

Si prosegue salendo, dapprima ripidamente, sulla sinistra della Valmenon; poi, a quota 1500, il sentiero oltrepassa il greto e, attraverso boschi ed ampie radure, sale a destra raggiungendo il pascolo e la bella casera.

Ore 2.45, difficoltà Turistica.