Archivio tag: Impronta di dinosauro

Isla Sorna

“Non sono un naturalista, a me piacciono le attrezzature tecnologiche, comunicazioni sofisticate via satellite, sistemi di sicurezza all’avanguardia, e altri aggeggi minutamente piccoli ed efficienti che mi hanno chiesto, in questo caso, di montare su attrezzature da campeggio che sembrano più pensate per una missione di guerra che per una scampagnata in una tranquilla isola del Pacifico.
Hammond aveva parlato di un reportage naturalistico per portare davanti agli occhi dell’opinione pubblica la conservazione della fauna su quell’isola, ma quando ho visto il risultato del nostro lavoro sono rimasto sbigottito. Mi chiedo cosa ci potrà mai essere laggiù da richiedere sbarre in lega al titanio da tre centimetri di diametro ai finestrini e un’infermeria completa di lettino per interventi chirurgici se l’isola è disabitata e non abbiamo un medico con noi.
Forse Hammond si aspetta che incontriamo qualcuno con interessi sull’isola e che tenti di intimidirci. Narcotrafficanti? No, se dovesse scacciare qualcuno dalla sua isola utilizzerebbe mezzi più appropriati, non chiamerebbe di certo fotografi e naturalisti per fare questo… Certo è che comunque oltre ai sistemi di difesa abbiamo anche qualche arma, si, certo, non da fuoco, fucili per iniettare narcotico, però le dosi che abbiamo possono addormentare un elefante per un mese, non mi risulta che ci siano elefanti al largo della Costarica… E allora cosa ci sarà laggiù, grossi predatori? Tigri? Leoni? Orsi?
No, sarà solo un eccesso di prudenza da parte del vecchio, ho sentito che anni fa ha avuto alcune cause legali che sono state una spina nel fianco –Non per i soldi- diceva lui (e gli credo, con tutta quella fortuna che si ritrova!) bensì perché gli rallentavano i lavori per realizzare il suo parco! Già, quel parco che non è mai stato aperto, e che andremo a visitare dopo dieci anni. Ecco, ho capito! Il parco! Era tipo un parco safari, probabilmente avevano già liberato gli animali compresi leoni e tigri e noi andiamo lì per filmare, dice lui, il perfetto ecosistema che si è creato. Quindi questi animali sono il pericolo! E vedrai che ci sarà anche l’elefante! Allora sì che si giustifica tutta quell’attrezzatura! Adesso ho capito e sono più tranquillo, cosa vuoi che sia, ho campeggiato con molto meno nella savana come nella giungla e al Polo Nord. Attrezzati come siamo non corriamo alcun rischio!”.

Ciol de la Fratta

Ciol de la Frata

Non molto distante dal pianoro alluvionale dove sorge Casera Podestine, il Ciol de la Fratta è un canalone che scende dalle pareti della costiera Podestine-Meda, geosito importante per gli amanti delle testimonianze del triassico. Vi sono infatti in questo canalone ben due massi con impronte di dinosauri vissuti 215 milioni di anni fa nelle spiagge di quell’ epoca che poi sono diventate le Dolomiti.

Ciol de la Frata

Il primo presenta due piste, almeno cinque impronte certe e una quindicina di depressioni corrispondenti probabilmente a orme; le impronte sono morfologicamente dinosauroidi e sono state impresse verosimilmente da dinosauri bipedi di dimensioni medio-piccole (Geositi del Friuli Venezia Giulia)

Ciol de la Frata

Ciol de la Frata

Riut Susaibes

Il mio primo vero approccio con il Rio Susaibes fu per errore quando tentai l’ anello Plangiaria-Albins; non avendo visto l’ indicazione di tale sentiero, mi addentrai lungo il rio accedendo alla sua parte superiore selvaggia e sconosciuta. Resomi conto dell’ errore, vista l’ora ormai tarda per compiere l’anello preposto, tornai sui miei passi con la promessa di future esplorazioni.

Poco tempo dopo venni a scoprire che nella parte alta del ramo a Nord dello Zuccul de Zan Modest vi sono due massi con impresse impronte fossili di dinosauro; visto il mio dilettantistico interesse per la materia, ecco la scusa giusta per tornare prima o poi a dare un’ occhiata.

Risalendo da Sott’ Anzas il Rio Susaibes con il sentiero Naturalistico del Monte Ciavac, giunti all’ Aga del Muscle un cartello indica una traccia a destra per Plagiaria-Albins. Traversando quindi il rio si tralascia il sentiero che si inerpica per il roccioso versante Est di Plagiaria e si prosegue lungo il greto fino ad una prima stretta che si supera scavalcando a destra una selletta dalla quale si apre la vista sulla piana alluvionale alla base dei contrafforti meridionali del Monte Castello.

Rio Susaibes

Masso nei pressi del Sentiero Naturalistico Monte Ciavac

Masso nei pressi del Sentiero Naturalistico Monte Ciavac.

Rio Susaibes

Oltrepassato lo sbocco del Rio Plagiaria, la piana si stringe e ci si incanala tra alte pareti cercando i passaggi migliori tra i massi. Il rio piega quindi a destra rivelando finalmente il canale che dobbiamo risalire fino alla quota dove sono adagiati i massi oggetto della nostra ricerca.

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Devo ammettere che la prima volta che ho raggiunto il sito, sinceramente orme di dinosauro non ne ho viste, e per non sapere né leggere né scrivere, ho fotografato tutti i massi “papabili” nella speranza di un ritrovamento post-produzione. Giunto a casa, confrontando le foto con la pubblicazione “Relazione sullo studio preliminare delle impronte di dinosauro nel Parco delle Dolomiti Friulane” (F. M. Dalla Vecchia) ho concluso di aver fotografato il Masso A del Rio Susaibes sul quale purtroppo non si vede traccia dell’ impronta meglio conservata.

26 marzo 2017. Finalmente, dopo anni torno alla ricerca dell’ impronta che finalmente trovo e riesco a fotografare.

L’ impronta, si presenta tridattila delle dimensioni di 24×17 centimetri ed è la controimpronta, ovvero il riempimento, di un’ orma impressa da un dinosauro teropode 215 milioni di anni fa.

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Rio Susaibes

Rio Susaibes

 

Casera Casavento (947 m)

Casera Casavento

Si trova in fondo alla Val Cellina, alla base del ripido pendio coperto da pini mughi che sale in Forcella Clautana. Ancora utilizzata per la monticazione estiva, è in buone condizioni, può offrire un buon ricovero ed è un’ ottima base di partenza per interessanti traversate.

Si raggiunge facilmente nel periodo estivo grazie alla rotabile che da Claut risale il corso del Cellina e si esaurisce nei pressi della Casera. Attualmente, nel periodo estivo Casera Casavento è gestita. In 10 minuti di cammino si può visitare il Ciol di Casavento dove vi è un masso con impressa l’impronta fossile di un dinosauro vissuto nel periodo Triassico.

Ciol di Casavento

Impronta di dinosauro

Impronta Casavento

Dalla casera si può raggiungere in poco più di un’ ora la vicina Casera Podestine risalendo le Grave da Gere con percorso turistico, oppure la Casera Pradut passando per Casera Colciavas. Questa traversata offre due possibilità: la prima più diretta con il sentiero escursionistico CAI 961 in ore 2.45; la seconda per Forcella Clautana segue il segnavia CAI 966 che risale la storica Strada degli Alpini e poi per strada forestale con segnavia CAI 960; ore 3.00, difficoltà escursionistica.

P1060366

P1060361

Altra traversata a mio parere di grande interesse storico e ambientale è alle Tronconere in Val Silisia; nuova possibilità di escursione è invece alla grotta del Landre Scur.

Val Silisia