Dalla Casera Casavento si sale lungo la mulattiera che, a tornanti, prende quota in un bel bosco di faggi; dopo circa 15 minuti si lascia la mulattiera che prosegue verso destra diretta alla Casera Colciavas e si sale a sinistra per sentiero ripido su terreno scosceso.
Ripidamente, seguendo il segnavia CAI 966, il sentiero sale direttamente in forcella dove una lapide ricorda il lavoro di costruzione della strada da parte degli alpini nel 1912.
Si scende ora verso Est e, a lungo, si segue il percorso della strada militare che, con poca pendenza ed ampi tornanti, scende in parte invasa dalla vegetazione e perciò trasformata in stretto sentiero.
A questo punto, la guida di Sergio Fradeloni indica di abbandonare la strada interrotta da una serie di franamenti per scendere lungo un sentiero realizzato in sostituzione della stessa; fortunatamente, la strada oggigiorno è stata ripristinata e possiamo quindi proseguire godendone nella sua interezza. Lascio comunque le indicazioni dell’ autore per i possibili curiosi che vogliano scoprire questo by-pass probabilmente oggi in abbandono.
A quota 900 si lascia la strada (poco dopo interrotta nell’ attraversamento di uno scosceso e ripido pendio roccioso) e per un ripido sentiero si scende ad attraversare il torrente Silisia a quota 670 metri. Si prosegue quindi in un bel bosco di faggi e si incontra il sentiero proveniente dalla Forcella Giaveid; poco dopo il sentiero torna sulla sinistra del torrente e, in quota, raggiunge le case abbandonate di Le Tronconere.
Qui termina la strada della Val Silisia che da Chievolis sale alla frazione di Selva, attraversa la diga che forma il Lago di Selva e, percorrendo al lungo la sponda destra idrografica, raggiunge la piccola frazione abbandonata dopo la costruzione del bacino idroelettrico.
Traversata che richiede ore 3.30 – 4.00. Per raggiungere le case di Selva altre due ore per la strada lungolago.