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Monte Castello (1923 m)

Dalla Forcella Navalesc, raggiunta con il seguente itinerario, si seguono le tracce di sentiero di pascolo sul ripido prato Sud-Est; ci si tiene presso la cresta Nord-Ovest del monte e, passando per l’anticima (dove c’è il segnale trigonometrico, 1923 m), si raggiunge la panoramica vetta.

Dalla vetta del Monte Castello il Caregon e il Randelino.

Verso il Resettum, Cresta del Colon e Colciavath. sotto, il Moncorta.

Poichè la salita al Monte Castello viene effettuata più spesso con partenza da Andreis, anziché dal bivacco Molassa, si ritiene opportuno riportare qui di seguito l’itinerario di accesso da Andreis alla forcella Navalesc.

Dalle ultime case di Andreis sulla strada diretta ad Alcheda (tabella), si va a destra per buon sentiero che, oltrepassati alcuni ruscelli, per prati e boschetti raggiunge una selletta con sacello. Dopo una breve discesa, si raggiunge il greto del Torrente Ledron presso il bivio con il sentiero segnavia 976 che sale alla Forcella d’Antracisa; si presegue seguendo il segnavia 975 lungo il Torrente Ledron, lo si attraversa alcune volte (guadi difficoltosi in caso di piena) e quindi si sale più ripidamente sulla sinistra idrografica della valle.

Superata una zona franosa, il sentiero piega a sinistra e riattraversa il torrente (qui normalmente asciutto e con il nome di Rio de li Pales) in una zona caratterizzata da grossi massi. Il sentiero sale ora lungo il greto fino ad incontrare alte pareti che chiudono il vallone (sorgente in alto a sinistra); sempre per evidente sentiero si sale diagonalmente verso destra, si oltrepassa la costola che bipartisce la valle percorsa e quindi si prosegue nel severo canalone ghiaioso (nevaio ad inizio stagione) che ha inizio dalla Forcella Navalesc.

Gli ultimi 150 metri sono abbastanza ripidi; il sentiero li supera con stretti tornanti su terreno a tratti esposto che, specie in presenza di bagnato, richiede notevole attenzione; ore 3.30 da Andreis.

Fontanon del Tasseit

Fontanone: in geografia fisica, nome dato alle sorgenti carsiche caratterizzate da variazione rapida di flusso, o da intermittenza, o da oscillazioni assai marcate nella portata. (Enciclopedia Treccani)

I Fontanon sono nella Regione FVG delle risorgenze in quota che sgorgano direttamente dalla roccia e che solitamente dopo brevissimo percorso evolvono in spettacolari cascate alte anche centinaia di metri.

Fontanon dal Toff.

Il fenomeno si spiega nella natura carsica di un gruppo montuoso che, nella parte superiore, raccoglie le acque grazie ai propri pianori sommitali simili a degli imbuti e che vengono inghiottite dalle varie cavità presenti nel terreno. Tali acque quindi entrano nel ventre della montagna dove si accumulano dentro i lunghi e complessi sistemi ipogei all’ interno della roccia. Quando le cavità più profonde sono colme, l’acqua in eccesso trabocca dalle aperture laterali ritornando alla luce nelle spettacolari forme che possiamo apprezzare.

Ciadin di Dosaip. Qui la neve in fusione e la pioggia scendono nelle cavità sotto la montagna e alimentano il Fontanon del Tasseit.

In Dolomiti Destra Tagliamento possiamo apprezzare questo tipo di spettacolo in Val Silisia, nel versante Sud del sottogruppo del Dosaip; le acque meteoriche captate dal Ciadin de Dosaip si inabissano nei meandri della montagna per sgorgare 800 metri più in basso presso il Fontanon del Tasseit.

 

Aiguille de Crodòns (1588 m)

Sulla mappa Crodòns pare una dirupata ed inaccessibile costola che scende dalla cresta Gialina-Domanzon; in realtà si tratta di una piccola elevazione la cui posizione  all’ interno della valle e la sua quota non eccessivamente elevata, fanno sì che dalla sua cima si possa godere di un panorama completo della Val Silisia.

Crodóns

Crodóns dalla Strada degli Alpini.

Come primo approccio a questa sconosciuta vetta si è pensato di percorrere il canalone Sud che si incrocia lungo la Strada degli Alpini a quota 1000 metri circa partendo dalle Tronconere .

Il Lago di Selva sovrastato dal Buttignan dalla Strada degli Alpini

Il Lago di Selva sovrastato dal Buttignan dalla Strada degli Alpini.

Il [Pizzo] Caregon [Badile].

Il [Pizzo] Caregon [Badile].

Nonostante la bassa quota e l’ esposizione a Sud non ci siamo fatti ingannare; vista la morfologia del canale stretto e incassato tra alte pareti, e la stagione particolarmente abbondante di neve, fedeli alla nostra politica di raggiungere l’ obiettivo ad ogni costo, abbiamo ingaggiato per l’ occasione Luca, un famoso occidentalista.Ed infatti, dopo un inizio tranquillo, la neve appare ben presto.

Crodóns

Crodóns

Eccoci impegnati nel couloir prima del passaggio chiave…

Crodóns …un buco nel ghiaccio che ci costringe a togliere gli zaini e ad effettuare un passo del gatto.

Crodóns

Crodóns

Il canale principale si esaurisce contro alte pareti a quota 1347; poco prima ne scende un altro dalla destra che porta ad una forcellina poco sotto la vetta e da lì verso destra in pochi minuti si è in cima.

Crodóns

Crodóns

Crodóns

Crodóns

Crodóns

Crodóns

Domanzon

La Gialina e Domanzon.

Resettum

Colciavas, Colon, Resettum e in fondo Monte Fratte.

Crodóns

Rientro per la stessa via prestando molta attenzione a seracchi e crepacce.

Crodóns

Crodóns

Crodóns

Dalle Tronconere ore 3.30; difficoltà PD. Da verificare l’ accessibilitá del canalone in assenza di neve.

Vipera dal Corno

Stalurban

 

Casavento – Tronconere in Val Silisia (603 m)

Dalla Casera Casavento si sale lungo la mulattiera che, a tornanti, prende quota in un bel bosco di faggi; dopo circa 15 minuti si lascia la mulattiera che prosegue verso destra diretta alla Casera Colciavas e si sale a sinistra per sentiero ripido su terreno scosceso.

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

In basso al centro il pascolo di Casera Casavento.

Ripidamente, seguendo il segnavia CAI 966, il sentiero sale direttamente in forcella dove una lapide ricorda il lavoro di costruzione della strada da parte degli alpini nel 1912.

Strada degli Alpini

La Casera Casavento e il Monte Cornaget dalla Forcella Clautana.

La Casera Casavento e il Monte Cornaget dalla Forcella Clautana.

Forcella Clautana

La Val Silisia.

La Val Silisia.

Si scende ora verso Est e, a lungo, si segue il percorso della strada militare che, con poca pendenza ed ampi tornanti, scende in parte invasa dalla vegetazione e perciò trasformata in stretto sentiero.

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

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Strada degli Alpini

A questo punto, la guida di Sergio Fradeloni indica di abbandonare la strada interrotta da una serie di franamenti per scendere lungo un sentiero realizzato in sostituzione della stessa; fortunatamente, la strada oggigiorno è stata ripristinata e possiamo quindi proseguire godendone nella sua interezza. Lascio comunque le indicazioni dell’ autore per i possibili curiosi che vogliano scoprire questo by-pass probabilmente oggi in abbandono.

A quota 900 si lascia la strada (poco dopo interrotta nell’ attraversamento di uno scosceso e ripido pendio roccioso) e per un ripido sentiero si scende ad attraversare il torrente Silisia a quota 670 metri. Si prosegue quindi in un bel bosco di faggi e si incontra il sentiero proveniente dalla Forcella Giaveid; poco dopo il sentiero torna sulla sinistra del torrente e, in quota, raggiunge le case abbandonate di Le Tronconere.

Il tratto soggetto a franamenti ora ripristinato.

Il tratto soggetto a franamenti ora ripristinato.

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

Strada degli Alpini

Dosaip

Qui termina la strada della Val Silisia che da Chievolis sale alla frazione di Selva, attraversa la diga che forma il Lago di Selva e, percorrendo al lungo la sponda destra idrografica, raggiunge la piccola frazione abbandonata dopo la costruzione del bacino idroelettrico.

Plans.

Plans.

Lungo il Lago di Selva.

Lungo il Lago di Selva.

Traversata che richiede ore 3.30 – 4.00. Per raggiungere le case di Selva altre due ore per la strada lungolago.