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Anello di Croda Pramaggiore

Dalla vetta del Monte Pramaggiore si osserva tutta la Croda Pramaggiore.

Ben pochi escursionisti si avventurano sulla Croda Pramaggiore soprattutto per il fatto che, dopo aver raggiunto la vetta dell’omonimo Monte, la passeggiata per la Croda non sarebbe altro che un’andata e ritorno per la stessa cresta. Altra soluzione sarebbe quella di salire per una delle vie che salgono da Sud e da Ovest, ma questo esula dal nostro intento di divulgazione escursionistica. Unica soluzione per poter effettuare un anello alla portata di chi ama cimentarsi nell’escursionismo senza andare oltre è quella di calcare la bancata meridionale che attraversa tutta la parete Sud fin sotto l’estrema propaggine occidentale del massiccio.

Da Casera Pramaggiore ci si avvia alla vasca dell’acqua e ci si innalza poi nel soprastante catino della Val del Clap a risalire le ghiaie di un evidente conoide di deiezione fino a montare sulla comoda bancata meridionale.

Qui il camminamento si mantiene sempre comodo ed evidente salendo gradualmente di quota ed attraversando tutta la parete meridionale della Croda Pramaggiore. Unico passaggio ostico si trova nei pressi di una “lama di coltello” a prima vista inaccessibile ma che poi si rivela affrontabile sebbene espostissima.

La prima parte della bancata. Sulla destra l’insellatura dalla quale vi si accede.


Il passaggio chiave sulla “Lama di Coltello”.

Il passaggio chiave visto dall’altra parte.

Dopo il passaggio chiave la bancata continua ancora un po’ fino a portarsi qualche centinaio di metri a picco del Passo Pramaggiore dove si esaurisce.

A questo punto si sale una placca inclinata che in breve porta sulla vetta alla Punta Ovest, la prima elevazione che compone la cresta della Croda Pramaggiore. Ampio il panorama su tutta la Croda e il corpo principale del monte, nonché su Monfalconi e sottostanti valli.

Da Punta Ovest si prosegue cercando i passaggi migliori a volte in cresta, altre volte passando di poco sotto per evitare risalti difficili incontrando successivamente Punta Est, Clap Piccolo e Clap Grande; dopo quest’ultima la Forcella Alta con il suo catino innevato ci preannuncia l’ultima salita alla vetta principale del gruppo.

Difficoltà Escursionisti Esperti, ore 5.30 da Casera Pramaggiore.

Puoi vedere anche il video: https://www.youtube.com/watch?v=8Jc4FI7HC8I&feature=emb_title

Passo Pramaggiore

Dal Rifugio Pordenone si scende fino al Pian Meluzzo raggiungendo direttamente la Casera Meluzzo, (recentemente) ricostruita. Per carrareccia, chiusa al traffico non autorizzato, si risale la pianeggiante valle alluvionale fino all’incrocio con la val Postegae.

Si lascia a sinistra il sentiero segnavia 361 e si prosegue tenendosi sulla sinistra della valle, all’inizio pianeggiante e ghiaiosa. In breve si raggiunge una vecchia pista che sale diagonalmente prendendo quota sul fondo della valle; la si segue e dopo un breve tratto si ritorna sul greto (quota circa 1300 metri).

Si lascia il segnavia 362 che prosegue a sinistra del torrente che si attraversa per iniziare subito dopo la salita per un bel sentiero in bosco. Il sentiero oltrepassa alcuni canaloni (zona sconvolta da valanghe), passa in un rado bosco alla base di una fascia rocciosa e sale a sinistra per portarsi sulla destra idrografica del ruscello che scende dal catino sotto il Passo Pramaggiore. Dopo un ripido tratto fra i mughi, il sentiero raggiunge l’ampio catino ghiaioso a sinistra ed erboso a destra; lo si risale per lo più sul fondo e quindi, dove la valle si biforca, si piega a sinistra e per ghiaie e roccette si sale direttamente al Passo Pramaggiore; fin qui ore 3.15. Dal Passo il panorama è notevole verso i Monfalconi e il Gruppo del Monte Cornaget.

Si prosegue ora per il sentiero che, in leggera discesa, traversa alla base della parete meridionale della Croda e del Monte Pramaggiore.

Il segnavia sceglie i passaggi più agevoli nell’attraversare zone franose aggirando l’ampia e ripida testata della Val Cerosolìn; poi, con tracce su ripidissimi verdi, si raggiunge la caratteristica dorsale del Filone Crocetta che divide gli impluvi del Ciorosolìn e del Ciòl de Pés.

Si scende ora nel pascolo della Val del Clàp ed in breve si raggiunge la sorgente e l’abbeveratoio della casera.

Per ampio sentiero si prosegue in quota verso Est e quindi si scende diagonalmente al vicino ricovero.

Difficoltà Escursionisti Esperti; ore 4.30.

Anello di Casera Pramaggiore

Per gli amanti del trekking proponiamo un itinerario di collegamento tra Casera Pramaggiore e il Rifugio Pussa, utile per un’ avventura di più giorni, ma accessibile anche all’ escursionista in giornata potendo percorrere un anello che ho intitolato “Anello di Casera Pramaggiore”.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore.

Dal Bivacco Pramaggiore si attraversa verso Ovest l’ ampio pascolo dirigendosi verso l’ evidente sentiero che sale diagonalmente sulla cresta Sud-Est del Monte Rua.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Per sentiero segnavia 387 si raggiunge la cresta a quota 1970 circa e quindi si scende per circa 200 metri lungo il sentiero che percorre due canalini separati da una crestina.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Per tracce si segue ora il segnavia che sale a sinistra ed in breve raggiunge l’ evidente sentiero orizzontale che proviene da sinistra dal Rifugio Fláiban-Pacherini attraverso il Passo di Suola e la forcella delle Sarodine (segnavia CAI 373).

Forcella Sarodine.

Forcella Sarodine.

Lungo questo sentiero si va a destra e si attraversa il versante meridionale della Cima delle Sarodine raggiungendo il Passo Chiavallí. Il sentiero prosegue ora prima sulla cresta e poi traversando a lungo ed aggirando a Sud la Cima Chiavallí: qui il vecchio sentiero è stato recentemente riaperto fra i pini mughi.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Giunti in un ampio prato, si prosegue lungo la cresta e si sale fino a pochi metri dalla Cima Camosci (ampio panorama) per poi scendere lungo la cresta Nord-Est della stessa.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Casera PramaggioreDopo circa 80 metri, si lascia a sinistra l’ itinerario che prosegue lungo la cresta verso la Casera Masons, visibile più in basso, e si piega a destra (segnavia CAI 373A) per tracce che, in leggera discesa su pendio ripido, si dirigono verso la Forcella Lareseit. Per giungere in forcella, il sentiero scavalca alcune sellette a Nord della Cresta e poi percorre un tratto della cresta stessa.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

In forcella si incontra il sentiero segnavia CAI 364 che sale da sinistra da Forni di Sotto per la Val dell’ Orso; fin qui ore 3.15. Per questo sentiero (VEDI QUI) si scende con numerose serie di tornanti in bosco avvicinandosi al fondo della Val delle Camoscie. Lasciato a destra il sentiero segnavia CAI 366A diretto alla Casera Col de Post si scende ancora e con alcuni tornanti, si raggiunge il Rifugio Pussa, alla fine della Val Settimana. Difficoltà EE, ore 4.45 dal bivacco.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Monte Pramaggiore (2478 m)

Dal Rifugio Pordenone si scende sul Pian Meluzzo raggiungendo direttamente la Casera Meluzzo, recentemente ricostruita. Per carrareccia, chiusa al traffico non autorizzato, si risale la pianeggiante valle alluvionale fino all’ incrocio con la Val Postegae. Si lascia a sinistra il sentiero segnavia CAI 361 e si prosegue tenendosi sulla sinistra della valle, all’ inizio pianeggiante e ghiaiosa. In breve si raggiunge una vecchia pista che sale diagonalmente prendendo quota sul fondovalle; la si segue e dopo un breve tratto si torna sul greto (quota 1300 circa). Qui, al di là del torrente, ha inizio il sentiero diretto al Passo Pramaggiore. Si prosegue tenendosi sulla sinistra del torrente e dopo un breve tratto si lascia la pista per salire sul ripido fianco sinistro della valle per evidente sentiero che oltrepassa numerosi canali. Dopo un ripido tratto in mezzo ai pini mughi, il sentiero raggiunge la conca erbosa all’ inizio della Val di Guerra, dove sorgeva il Cason Val dell’ Inferno 1791 metri. Un masso con strapiombo può dare ricovero a pochi metri da una sorgente; fin qui ore 2.15.

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore

Il masso nei pressi del Cason dell' Inferno.

Il masso nei pressi del Cason dell’ Inferno.

Si piega decisamente a destra, si oltrepassa il ruscello, si aggira un crestone della Croda del Sion e si sale per un bel sentiero nel Cadin dell’ Inferno. Per dossi erbosi, in ambiente molto bello, il sentiero sale tenendosi sulla sinistra della valle fino all’ intaglio della Forcella la Sidon.

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore

La Forcella Sidon.

La Forcella Sidon.

Ancora un breve tratto di salita su ghiaie e si perviene in Forcella Pramaggiore; fin qui ore 3.45 (vastissimo panorama).

Il catino terminale della Val dell' Inferno e la Croda del Sion.

Il catino terminale della Val dell’ Inferno e la Croda del Sion.

Dalla Forcella Pramaggiore verso i prati di Casera Pramaggiore.

Dalla Forcella Pramaggiore verso i prati di Casera Pramaggiore.

Monte Pramaggiore

Si prosegue per sentiero su ghiaie prima a destra e poi a sinistra della cresta; poco prima della vetta è necessario superare un breve e facile salto roccioso.

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore

In vista della vetta.

Panorama sul nodo Caserine - Cornaget.

Panorama sul nodo CaserineCornaget.

Panorama su Monfalconi, Spalti di Toro e Cridola.

Panorama su Monfalconi, Spalti di Toro e Cridola.

Tre Cime di Lavaredo.

Tre Cime di Lavaredo.

Complessivamente ore 4.30, difficoltà EE.

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore

Monte Pramaggiore