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Stalle Lorenzini (o Giaveada, 905 m)

Come le altre valli limitofe, il Canal di cuna si è dimostrato un tempo luogo fiorente e popoloso, incredibile agli occhi di chi vi accosta al giorno d’oggi attirato probabilmente dalla curiosità di visitare la Chiesa di San Vincenzo, simbolo al contempo dell’ antica civiltà silvo-pastorale, nonché del desiderio di incontro tra le comunità confinanti che ogni anno si ritrovano puntualmente il Primo Maggio per celebrare la Santa Messa e ricordare l’ antica vitalità della valle.

Di origine Fluviale, la Valle si sviluppa principalmente in direzione Ovest-Est solcata dal Torrente Comugna, il quale defluisce verso Sud incassandosi tra alte pareti; nello stesso punto, da Nord arriva il Rio Giaveada proveniente dal bacino idrografico delle omonime stalle Lorenzini, le quali mi hanno sempre attirato per la loro posizione appartata, per il fatto che qualsiasi approccio alle stesse richieda di arrivarvi dall’alto, nonché per l’idea di poterle raggiungere risalendo il corso d’acqua.

Ecco quindi che dopo una serie di esplorazioni decido di risalire il corso d’acqua lungo l’antica mulattiera che, da notizie reperibili in rete, sembra essere franata proprio nel tratto iniziale da Piedigiaf a Chiaschiarmas; l’impresa non sarà facile, perciò sono costretto a chiedere aiuto agli unici che se ne intendono di queste cose: i Greppisti!

Piedigiaf.

Chiaschiarmas.

 

Stalle Giaveada.

Stalle Lorenzini.

Forcella Zudibigna.

Case Val Permedia.

Ore 7.30, difficoltà Escursionistica.

Per Saperne di più sulla storia del Canal di Cuna, clicca qui.

Forra del Comugna

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Dal Ricovero Giaf si scende alle case Piedigiaf tramite il sentiero CAI 810 e ci si porta in destra orografica del Rio Plan di Rep; si lascia il sentiero diretto a San Vincenzo per scendere nella boscaglia a reperire sbiaditi segnavia del tratto dismesso di sentiero CAI 810 che porta alla confluenza con il Torrente Comugna.

Piedigiaf

 Torrente Comugna

 Torrente ComugnaSaltellando sui sassi si guadagna la sponda sinistra proseguendo lungo l’ alveo finché il sentiero si impenna su una rampa rocciosa mista ad erba con passaggi di primo grado che porta in quota sull’ esile sentierino alto ed in continua esposizione sul torrente.

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

Facendo molta attenzione si procede in saliscendi gustandosi gli scorci di selvaggia bellezza che riserva il Comugna.

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

Dopo essersi affacciati alla confluenza con il Rio Rossa il sentiero monta su una cengia di roccia friabile che si supera anche mediante l’ aiuto di corde fisse non sempre molto affidabili.

Forra del Comugna

Forra del Comugna

Forra del Comugna

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Proseguendo, l’ ambiente si fa via via meno selvaggio fino a confluire su una pista forestale che immette ad una stradina asfaltata circa due chilometri a Sud di San Francesco.

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

 Torrente Comugna

Da qui ci si dirige verso l’ abitato accompagnati dalle acque dell’ Arzino che scende accanto alla strada. Difficoltá EE; ore 3.40 da Piedigiaf, ore 5.45 partendo da San Francesco per compiere l’ anello.

Arzino

rilassante rientro lungo l’ Arzino. In lontananza il Piombada.

San Vincenzo in Canal di Cuna (580 m)

La chiesetta di San Vincenzo è situata nel cuore del Canal di Cuna presso i resti dell’ abitato di Pascalon. Gli edifici del borgo, abbandonato nel dopoguerra, hanno subìto l’ ineluttabile destino della decadenza ben visibile oggi nelle case scoperchiate di cui restano solo i muri perimetrali in piedi chissà ancora per quanto. Stesso destino sarebbe toccato alla chiesa se un gruppo di volontari di Tramonti, San Francesco e nativi del luogo, non avesse recuperato l’ antico edificio nel quale ogni anno il primo di maggio le comunità di Tramonti e San Francesco si incontrano e vi celebrano la Santa Messa.

San Vincenzo in Val di CunaIn un mio progetto escursionistico mai realizzato, avevo studiato un percorso in cui prevedevo di passarvi la notte; fedele alla mia sacrilega idea, propongo in questo blog San Vincenzo come punto d’ appoggio (da utilizzare con tutti i crismi necessari).
Partendo da Tramonti di Mezzo si percorre la strada prima asfaltata e poi sterrata che con il segnavia CAI 810 porta prima in Selva Piana e poi alla Forchia Zuviel.

Selva Piana

Forchia Zuviel

Dalla Forchia il segnavia prosegue su una mulattiera che scende abbastanza rapidamente e a tornanti fino a giungere in vista della chiesetta di San Vincenzo.

San Vincenzo

San Vincenzo in Canal di Cuna

San Vincenzo in Canal di Cuna

Opera di Sergio Pielli.

Fin qui, si può accedere anche dalla località di San Francesco in Val d’ Arzino, lungo un percorso che percorreremo ora a ritroso compiendo un bella traversata in luoghi prettamente isolati.

 

Torrente Comugna

Torrente Comugna

Torrente Comugna

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Il sentiero CAI 810 si inoltra nel Canal di Cuna accompagnato dal torrente Comugna che si attraversa un paio di volte grazie a due ottimi ponti in cemento fino ad incontrarne un terzo sul Rio Giaveada

 

Torrente Comugna

Torrente Comugna

Torrente Comugna

Torrente Comugna

…dove i due torrenti confluiscono presso le Case Piedigiaf e si incanalano in quella che viene definita la forra del torrente Comugna.

Piedigiaf

Il sentiero prosegue risalendo il versante occidentale del Monte Giaf, fino ai prati dell’ omonima sella dove risiede il Ricovero Giaf. Dalla sella si scollina in Val d’ Arzino mediante una strada forestale che con ampi tornanti porta al paese di San Francesco. Difficoltà E; ore 6,00.

Sella Giaf

Sella Giaf

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