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Cimón di Palantina (2190 m)

Dalla Casera Palantina si sale sul crestone Sud-Ovest del monte. Tenendosi sempre in prossimità del crestone, si sale per ripidi verdi fino a raggiungere la vetta dalla quale il panorama è veramente eccezionale. Difficoltà Escursionistica; ore 2.00 dalla casera.

Cimon di Palantina

Casera Palantina.

All' inizio del crestone Sud-Ovest.

All’ inizio del crestone Sud-Ovest.

Cimon di Palantina

Cimon di Palantina

Cima Colombera.

Cima Colombera.

Croce di Vetta.

Croce di Vetta.

Per coloro che raggiungono la vetta con partenza da Piancavallo proponiamo una variante di discesa in Val Sughét lungo i prati senza segnavia.

Cimon di Palantina

Dall’ Alta Via dei Rondoi che si incrocia poco sotto la cima ci si abbassa in direzione del Cimón del Cavallo e la si abbandona non appena il terreno sembra meno ripido.

Cimon di Palantina

Ci si abbassa a vista mantenendosi sull’ ideale linea di costone puntando all’ imbocco della Val Sughét; giunti quasi sul fondo è consigliabile mantenersi verso sinistra ad intercettare il sentiero CAI 924 che in breve porta al Crocifisso e poi scende a Piancavallo nei pressi di Casera Capovilla.

Cimon di Palantina

Ore 2.00 dalla vetta a Piancavallo; difficoltà EE.

Cimon di Palantina

Cimon di Palantina

Cimon di Palantina

Cima Manèra o Cimón del Cavallo (2251 m)

E’ la vetta piú alta del sottogruppo del Cavallo; vi si puó salire dall’ Alpago passando per il Rifugio Semenza, oppure dalla localitá turistica di Piancavallo.

Dalla stazione di partenza della seggiovia si va alla Casera Capovilla ed alla cava alle spalle della casera stessa. Il sentiero ha inizio a sinistra della cava e sale a tornanti la fascia boscosa raggiungendo la soglia della Val Sughét, caratteristica valle glaciale.

Cima Manera

La si risale tenendosi a destra, alla base delle pareti del Cimón dei Furlani, fino a raggiungere il catino terminale della valle. Sulla destra di un canale che scende dalla Forcella dei Furlani (fra Cimón del Cavallo e Cimón dei Furlani) ha inizio un ripido sentierino che, abbandonata la valle, sale a stretti tornanti il ripido pendio erboso interrotto da salti rocciosi. Giunti quasi in cresta presso la forcella, si traversa per cengia esposta verso sinistra fino a portarsi sotto la verticale della cima, alla base di un canale che incide la parte sommitale del monte. Lo si risale lungo una corda metallica giungendo sul cupolone a pochi metri dalla cima.

Cima Manera

Il panorama è estesissimo: dall’ Adriatico alle Dolomiti, Dai Colli Euganei alla dorsale istriana, dalle Alpi Giulie e Carniche ai ghiacciai dei Tauri. Ore 2.45, difficoltà EEA.

Dalla vetta il Cimon dei Furlani.

Dalla vetta il Cimon dei Furlani.

La Val Sughét.

La Val Sughét.

Cima dei Preti.

Cima dei Preti.

Dalla vetta si può proseguire verso Nord scendendo alla sella fra il Cimón del Cavallo e il Monte Lastè dalla quale per ghiaie si raggiunge il Rifugio Semenza (ore 1 dal Cimón del Cavallo)

Il Monte Lasté.

Il Monte Lasté.

Una variante al percorso per la cima può essere l’ Alta Via dei Rondoi, un bellissimo itinerario di cresta che parte all’ ingresso della Val Sughét e compie il giro ad anello delle cinque cime che vi si affacciano.

Dal monte Tremol tutte le vette attraversate dall' Alta via dei Rondoi.

Dal monte Tremol tutte le vette attraversate dall’ Alta via dei Rondoi.

Dal crocifisso si abbandona il sentiero che traversa le ghiaie alla base del Cimón dei Furlani e si prende un altro sentiero (sempre segnavia CAI) che si inerpica sulla cresta Sud dello stesso; faticosamente si guadagna quota fino a pervenire alla sommità del Cimón dei Furlani.

Cima Manera

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Da questi si scende per cresta alla Forcella dei Furlani (un tratto di canalino friabile da affrontare in discesa) dopo la quale ci si collega all’ itinerario sopra descritto fino in vetta al Cimón del Cavallo.

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Si scende successivamente sempre per cresta molto friabile ma attrezzata con cavi e si perviene ad una prima forcellina (Forcella Sughét); proseguendo si passa un dosso e si scende alla Forcella del Cavallo (2062 metri, in alcune cartografie detta Forcella Palantina) e si attraversa il versante orientale del Cimón di Palantina la cui vetta è raggiungibile con una breve deviazione.

Alta via dei Rondoi

Discesa verso Forcella Sughét.

Forcella del Cavallo dal Cimon dei Furlani.

Forcella del Cavallo dal Cimon dei Furlani.

Dopo questa cima si continua sempre seguendo i segnavia CAI lungo la cresta a raggiungere Forcella  Colombera. Il sentiero abbandona la cresta e torna su ripidi prati ad Est del Monte Colombera dal quale si digrada su una morbida dorsale alla Forcella Tremol. Dopo di questa, abbiamo la quinta ed ultima vetta costituita dal Monte Tremol prima di scendere dalla nostra cavalcata in quota lungo le piste da sci a raggiunger il Rifugio Arneri nonché il sentiero di rientro per Piancavallo.

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Rifugio Carlo e Massimo Semenza (2020 m)

Rifugio Semenza

E’ situato una ventina di metri a Sud della Forcella Lastè, mentre il locale invernale (tipo bivacco fisso a semibotte) si trova all’ altezza della forcella, una trentina di metri a Nord sul sentiero proveniente dalla Forcella Val Grande.

Rifugio Semenza

Di proprietà della Sezione CAI di Vittorio Veneto, è stato costruito nel 1963 e dedicato ad un socio fondatore della Sezione e illustre tecnico di costruzione idroelettriche e, successivamente, anche al figlio, presidente della Sezione per molti anni e costruttore del rifugio. Aperto e gestito durante l’ estate, ha 25 posti letto.

Gli accessi più diretti da fondovalle al rifugio sono certamente da Col Indes in Alpago: 2.45 ore per la cresta Sud-Ovest di Cima delle Vacche e 3.15 per la Val de Piera entrambi con difficoltà Escursionistiche.

La Val de Piera. Al centro, lontano, il Sass de la Madonna.

La Val de Piera. Al centro, lontano, il Sass de la Madonna.

Cima delle Vacche con alla base l' evidente sentiero dal Col Indes.

Cima delle Vacche e Monte Cornor con alla base l’ evidente sentiero dal Col Indes.

Più lunga ma in ambiente isolato e molto interessante la risalita della Val Salatis e della Val Sperlonga seguendo il segnavia CAI 924: ore 4, difficoltà Escursionistica.

La Val sperlonga e Salatis.

La Val sperlonga e Salatis.

Altra via di accesso è da Piancavallo passando per Cima Manèra, la vetta più alta del Sottogruppo del Cavallo lungo il segnavia CAI 924 in ore 3.45; difficoltà EEA.

Il percorso menzionato qui sopra può essere abbinato ad un altro accesso da Casera Pian delle More tramite sentiero CAI 925 per la Forcella Val Grande realizzando un bel anello. Lo proponiamo qui di seguito con qualche piccola modifica.

Il Monte Caulana da Casera Pian delle More.

Il Monte Caulana da Casera Pian delle More.

Dalla Casera Pian delle More, passando presso la Sorgente del Tornidòr, si raggiunge in piano l’ incassato sbocco della Val Grande che si risale prima lungo il fondo e poi, ripidamente, sul fianco sinistro. Giunti nel catino superiore della valle, si sale, sempre per buon sentiero, lungo il fondo erboso e ghiaioso fino a raggiungere la Forcella Val Grande, fra la Cima Val Piccola a sinistra, e Val Grande a destra.

Monte Caulana

Risalendo la Val Grande il panorama si apre sul Monte Caulana e la cresta Est; a destra si riconosce la depressione di Forcella Colossere.

Monte Caulana

Dalla forcella, aggirando la testata della caratteristica Val Sperlonga e percorrendo una zona con inghiottitoi dove la neve perdura anche tutto l’ anno (sempre segnavia 925) si raggiunge il locale invernale, la Forcella Lastè e, subito sotto, il rifugio.

Rifugio Semenza

Rifugio Semenza

Rifugio Semenza

Rifugio Semenza

La Val Sperlonga.

La Val Sperlonga.

Rifugio Semenza

Per il rientro dal rifugio si prende il sentiero CAI 924 diretto al Cimòn del Cavallo; alzatisi di una cinquantina di metri di quota, si abbandona il sentiero e si traversa il circo portandosi alla base di un facile canalino sotto un’ evidente forcella denominata Forcella Sughèt. Risalito il canale si sale per prati fino a raggiungere la depressione posta alla testata della Val Sughèt e sulla quale passa il tracciato dell’ Alta via dei Rondoi.

Lungo la linea di cresta l'evidente depressione di forcella Sughet; sotto di essa un piccolo nevaio alla base del canalino da risalire.

Lungo la linea di cresta l’evidente depressione di forcella Sughet; sotto di essa un piccolo nevaio alla base del canalino da risalire.

Rifugio Semenza

Forcella Sughèt.

Forcella Sughèt.

Dalla forcella si va verso destra per cresta e si scende con l’ ausilio di qualche cavo alla Forcella Cavallo (detta anche Palantina) presso la quale si abbandona l’ Alta Via proseguendo in direzione opposta con il sentiero CAI 924 che passando sulle ghiaie alla base di Cima Manèra e del Cimòn dei Furlani si abbassa lungo la Val Sughèt fino all’ imbocco della stessa presso un crocifisso.

Alta Via dei Rondoi.

Alta Via dei Rondoi.

Val Sughèt.

Il sentiero alla base delle rocce che attraversa la Val Sughèt.

Val Sughèt.

Val Sughèt; da sinistra Cimón di Palantina, Cimón del Cavallo e Cimón dei Furlani.

Giunti a questo punto, sarebbe ragionevole proseguire lungo il sentiero 924 per Casera Capovilla e poi il sentiero Sorgente del Tornidor a recuperare la macchina; optiamo invece per traversare le pendici Sud–orientali del Cimòn dei Furlani per bosco intervallato a radure erbose ripide nella parte alta, intercettando la Passeggiata del Tornidor nei pressi del Pian Mazzega.

Piancavallo

Piancavallo

Pian Mazzega.

Pian Mazzega.

Ore 7.00 per l’ anello completo; difficoltà EE con alcuni passaggi di I su erba in discesa nella parte finale.

3640

In verde il percorso da noi effettuato.

Dal Rifugio Semenza si può salire alla Cima Manéra in un’ ora (EEA), oppure al Monte Caulana in ore 1.30 (Escursionistico)

Pian Mazzega