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Rifugio Baita Arneri (1630 m)

 

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Baita Arneri. Foto di Giuseppe Camporini, progettista dell’ attuale allestimento del rifugio.

Adagiato sulle pendici meridionali del Monte Tremol, il Rifugio Baita Arneri è un turistico ristorante, fulcro del polo sciistico di Piancavallo. E’ infatti posto a monte del primo troncone della seggiovia (in funzione d’ inverno, ma anche nel periodo estivo), e ad esso legato in quanto aperto solo quando l’ impianto è in funzione.

Chi non volesse utilizzare la seggiovia per salire a piedi puó avventurarsi lungo il sentiero CAI 993 oppure per le piste da sci in circa 45 minuti. Tuttavia, in estate con seggiovia in funzione si raccomanda di porre la massima attenzione a non ritrovarsi sulla pista di downhill; il geniale tracciato infatti si trova ad intersecare il sentiero nonché le piste da sci.

Vista quindi l’ estrema pericolosità del sentiero, proponiamo un altro tragitto molto interessante che permette di compiere un bel anello passando per la vetta del Col Cornier (1797 m).

Salendo al col Cornier la vista si apre su Cima Manéra e il Cimón dei Furlani.

Salendo al col Cornier la vista si apre su Cima Manéra e il Cimón dei Furlani.

Dai campetti di sci del Sauc si prende il sentiero con segnavia giallo-blu denominato “sentiero delle carbonere”. Il sentiero dapprima risale i campetti raggiungendo una strada che attraversa una zona abitata immersa nel bel bosco. Ripreso il sentiero si sale nel bosco e dopo aver incrociato la pista da sci continua in falsopiano per poi impennarsi a risalire il costone meridionale del Sauc.

Col Cornier

Col Cornier

Col Cornier

Dopo aver toccato la rotonda cimetta del Sauc e la successiva forcella si prosegue seguendo le indicazione per il Col Cornier. Guadagnando quota il panorama si apre sul gruppo del Cavallo nonché verso la pianura e via via anche sulle vicine dolomiti; si prosegue sulla rotonda dorsale con piacevole dislivello fino ad arrivare alla cima del Col Cornier dalla quale spicca la caratteristica croce di vetta.

Col Cornier

Col Cornier

Col Cornier

Dalla vetta si prosegue lungo il sentiero verso Nord che lentamente scende ad aggirare delle colossali voragini formatesi a causa dell’ erosione del terreno di origine carsica. In leggera discesa si va a confluire nel sentiero CAI 993 che proviene da Casera Palantina; lo si segue verso Est raggiungendo il rifugio Arneri dal quale si scende a Piancavallo grazie alla seggiovia, oppure proseguendo lungo il sentiero e per le piste (sconsigliato nella stagione estiva in caso di seggiovia in funzione).

Col Cornier

Col Cornier

Col Cornier

Dalla sommitá del Col Cornier panorama sul gruppo del Cavallo: da sinistra dietro Guslon e Castelat, Cimón di Palantina, Cima Manéra e Cimón dei Furlani; in ombra, Monte Colombera e Tremol.

Ore 3.30 per l’ anello completo; difficoltà Escursionisti.

Cimón di Palantina (2190 m)

Dalla Casera Palantina si sale sul crestone Sud-Ovest del monte. Tenendosi sempre in prossimità del crestone, si sale per ripidi verdi fino a raggiungere la vetta dalla quale il panorama è veramente eccezionale. Difficoltà Escursionistica; ore 2.00 dalla casera.

Cimon di Palantina

Casera Palantina.

All' inizio del crestone Sud-Ovest.

All’ inizio del crestone Sud-Ovest.

Cimon di Palantina

Cimon di Palantina

Cima Colombera.

Cima Colombera.

Croce di Vetta.

Croce di Vetta.

Per coloro che raggiungono la vetta con partenza da Piancavallo proponiamo una variante di discesa in Val Sughét lungo i prati senza segnavia.

Cimon di Palantina

Dall’ Alta Via dei Rondoi che si incrocia poco sotto la cima ci si abbassa in direzione del Cimón del Cavallo e la si abbandona non appena il terreno sembra meno ripido.

Cimon di Palantina

Ci si abbassa a vista mantenendosi sull’ ideale linea di costone puntando all’ imbocco della Val Sughét; giunti quasi sul fondo è consigliabile mantenersi verso sinistra ad intercettare il sentiero CAI 924 che in breve porta al Crocifisso e poi scende a Piancavallo nei pressi di Casera Capovilla.

Cimon di Palantina

Ore 2.00 dalla vetta a Piancavallo; difficoltà EE.

Cimon di Palantina

Cimon di Palantina

Cimon di Palantina

Casera Palantina (1508 m)

Casera Palantina

Si trova nella conca glaciale alla base del caratteristico versante Sud-Ovest del Cimón di Palantina ed al margina Nord-Est del Bosco del Cansiglio. Ancora utilizzata per il pascolo di pecore, puó offrire un discreto ricovero.

Attualmente, Casera Palantina é inagibile a causa di un incendio che l’ ha distrutta nell’ ottobre del 2012. Tuttavia, riteniamo valido riportarla in questo sito per la bellezza del luogo in cui si trova e dei percorsi che la raggiungono.

Lungo il sentiero 993 La visuale si apre sull' Alpago e il Lago di Santa Croce.

Lungo il sentiero 993 La visuale si apre sull’ Alpago e il Lago di Santa Croce.

L’ itinerario piú breve è senza dubbio quello che sale dall’ Alpago dal villaggio cimbro di Canáie. Mediante il sentiero CAI 922 per bel bosco si risale il costone fra la Val de Piéra e la Val Bella giungendo alla casera in ore 1.45. Difficoltà Turistica.

Casera Palantina

Altra possibilità più panoramica è invece l’ accesso da pian cavallo per l’ Antro de le Mate; ore 2.30, difficoltà Turistica.

L'Antro de le Mate.

L’Antro de le Mate.

Da Piancavallo si sale lungo il tracciato della pista tenendosi presso il percorso della seggiovia fino al Rifugio Arneri (aperto solo con la seggiovia in funzione; circa 1600 metri). Si segue ora il segnavia CAI 993 che, attraversata la pista, sale sulla cresta che collega il Zuc Torondo al Col Cornièr. Poco oltre la cresta, presso un albero isolato (quota 1690; tabella), si incontra il sentiero con segnavia CAI 984 proveniente dalla Casera della Valle Friz o da Canáie per la Val Seráie.

Casera Palantina

Casera Palantina

Si continua a destra, (sempre segnavia 993); con saliscendi si passa una cinquantina di metri sotto il landro chiamato “Antro delle Mate”, si scavalca una selletta (bel panorama verso il Pian del Cansiglio) dalla quale si scende ripidamente per un centinaio di metri e quindi, con una lunga traversata in bosco verso destra si raggiunge il pascolo e, oltre un costone, la bella casera.

Caratteristico foro sulla volta dell' Antro de le Mate.

Caratteristico foro sulla volta dell’ Antro de le Mate.

Panorama verso il Pian Cansiglio.

Panorama verso il Pian Cansiglio.

Casera Palantina

Il Pascolo con al centro la casera. Alle spalle Cima delle Vacche e Cornor.

Il Pascolo con al centro la casera. Alle spalle Cima delle Vacche e Cornor.

Casera Palantina

Dalla Casera Palantina si puó salire alla vetta soprastante, il Cimón di Palantina.

Cima Manèra o Cimón del Cavallo (2251 m)

E’ la vetta piú alta del sottogruppo del Cavallo; vi si puó salire dall’ Alpago passando per il Rifugio Semenza, oppure dalla localitá turistica di Piancavallo.

Dalla stazione di partenza della seggiovia si va alla Casera Capovilla ed alla cava alle spalle della casera stessa. Il sentiero ha inizio a sinistra della cava e sale a tornanti la fascia boscosa raggiungendo la soglia della Val Sughét, caratteristica valle glaciale.

Cima Manera

La si risale tenendosi a destra, alla base delle pareti del Cimón dei Furlani, fino a raggiungere il catino terminale della valle. Sulla destra di un canale che scende dalla Forcella dei Furlani (fra Cimón del Cavallo e Cimón dei Furlani) ha inizio un ripido sentierino che, abbandonata la valle, sale a stretti tornanti il ripido pendio erboso interrotto da salti rocciosi. Giunti quasi in cresta presso la forcella, si traversa per cengia esposta verso sinistra fino a portarsi sotto la verticale della cima, alla base di un canale che incide la parte sommitale del monte. Lo si risale lungo una corda metallica giungendo sul cupolone a pochi metri dalla cima.

Cima Manera

Il panorama è estesissimo: dall’ Adriatico alle Dolomiti, Dai Colli Euganei alla dorsale istriana, dalle Alpi Giulie e Carniche ai ghiacciai dei Tauri. Ore 2.45, difficoltà EEA.

Dalla vetta il Cimon dei Furlani.

Dalla vetta il Cimon dei Furlani.

La Val Sughét.

La Val Sughét.

Cima dei Preti.

Cima dei Preti.

Dalla vetta si può proseguire verso Nord scendendo alla sella fra il Cimón del Cavallo e il Monte Lastè dalla quale per ghiaie si raggiunge il Rifugio Semenza (ore 1 dal Cimón del Cavallo)

Il Monte Lasté.

Il Monte Lasté.

Una variante al percorso per la cima può essere l’ Alta Via dei Rondoi, un bellissimo itinerario di cresta che parte all’ ingresso della Val Sughét e compie il giro ad anello delle cinque cime che vi si affacciano.

Dal monte Tremol tutte le vette attraversate dall' Alta via dei Rondoi.

Dal monte Tremol tutte le vette attraversate dall’ Alta via dei Rondoi.

Dal crocifisso si abbandona il sentiero che traversa le ghiaie alla base del Cimón dei Furlani e si prende un altro sentiero (sempre segnavia CAI) che si inerpica sulla cresta Sud dello stesso; faticosamente si guadagna quota fino a pervenire alla sommità del Cimón dei Furlani.

Cima Manera

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Da questi si scende per cresta alla Forcella dei Furlani (un tratto di canalino friabile da affrontare in discesa) dopo la quale ci si collega all’ itinerario sopra descritto fino in vetta al Cimón del Cavallo.

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Si scende successivamente sempre per cresta molto friabile ma attrezzata con cavi e si perviene ad una prima forcellina (Forcella Sughét); proseguendo si passa un dosso e si scende alla Forcella del Cavallo (2062 metri, in alcune cartografie detta Forcella Palantina) e si attraversa il versante orientale del Cimón di Palantina la cui vetta è raggiungibile con una breve deviazione.

Alta via dei Rondoi

Discesa verso Forcella Sughét.

Forcella del Cavallo dal Cimon dei Furlani.

Forcella del Cavallo dal Cimon dei Furlani.

Dopo questa cima si continua sempre seguendo i segnavia CAI lungo la cresta a raggiungere Forcella  Colombera. Il sentiero abbandona la cresta e torna su ripidi prati ad Est del Monte Colombera dal quale si digrada su una morbida dorsale alla Forcella Tremol. Dopo di questa, abbiamo la quinta ed ultima vetta costituita dal Monte Tremol prima di scendere dalla nostra cavalcata in quota lungo le piste da sci a raggiunger il Rifugio Arneri nonché il sentiero di rientro per Piancavallo.

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Alta via dei Rondoi

Monte Caulana (2068 m)

Il Monte Caulana è una vetta altamente panoramica raggiungibile dal Rifugio Semenza con escursione breve e facile in circa ore 1.30.

Per chi invece volesse salirvi direttamente dal Pian delle More può raggiungere tramite il sentiero CAI 925 la Forcella Val Grande e da lì traversare il ripido versante Est dell’ omonima Cima e l’ affilata ma facile cresta Ovest-Sud-Ovest del monte Caulana (ore 4, difficoltà Escursionistica).

Proponiamo qui una piacevole variante per la Forcella Colossere e la cresta Ovest.

Dalla Casera Pian delle More, passando presso la Sorgente del Tornidòr, si raggiunge in piano l’ incassato sbocco della Val Grande che si risale prima lungo il fondo e poi, ripidamente, sul fianco sinistro. Giunti nel catino superiore della valle, a circa 1700 metri di quota, si abbandona il sentiero e per prati si punta verso Nord in direzione di un’ evidente traccia sotto le rocce seguita da una rampa erbosa che porta in Forcella Colossere (crocifisso di chiodi).

Dal Pian delle More uno sguardo alla seducente Val Piccola.

Dal Pian delle More uno sguardo alla seducente Val Piccola.

Lungo il sentiero CAI 925 la vista si apre sul Monte Caulana e la cresta Est che andremo a percorrere. La depressione piú bassa é Forcella Colossere.

Lungo il sentiero CAI 925 la vista si apre sul Monte Caulana e la cresta Est che andremo a percorrere. La depressione piú bassa é Forcella Colossere.

La rampa che porta alla forcella.

La rampa che porta alla forcella.

Forcella Colossere

Dalla forcella si sale lungo la cresta orientale non molto ripida ma a tratti esposta. Per prati e facili roccette, cercando di aggirare i punti piú impervi si giunge cosí in vetta al Monte Caulana.

Monte Caulana

Monte Caulana

Monte Caulana

Monte Caulana

Dalla vetta del monte Caulana la cresta continua al Monte Sestier.

Dalla vetta del monte Caulana la cresta continua al Monte Sestier.

La Val Fornello.

La Val Fornello.

Rientro per la via comune alla forcella Val Grande.

Monte Caulana

Ore 3.00 dal Pian delle more; difficoltá EE con alcuni passaggi di I grado su roccia buona.

Monte Caulana

Monte Caulana

 

 

 

Casera di Valfredda (1390 m)

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Appartenente al complesso delle Malghe di Piancavallo, la Casera di Valfredda è situata su un panoramico ripiano tra il Col Ceschet e il Col Spizzat. Adibita a ricovero sempre aperto, la casera offre una cucina economica e un tavolo con sedie; il classico giro che si può percorrere per visitare la casera di Valfredda è la Passeggiata delle Malghe.

Passeggiata delle Malghe

Da Piancavallo si prende  via Collalto dalla quale parte la Passeggiata delle Malghe (cartello) che parte nel bosco per poi passare in campo aperto dove oltrepassa una carrareccia portandosi ad una panoramica sella nei pressi di Casera Caseratte.

Passeggiata delle Malghe

Passeggiata delle Malghe

Dalla casera si prosegue per il sentiero CAI 985 ad aggirare il Col Spizzat verso la Forcella di Giais, puntando ad un’ elevazione con delle antenne dalla quale si può godere un bel panorama sul Gruppo del Cavallo e su Duranno e Cima dei Preti.

Passeggiata delle Malghe

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Passeggiata delle Malghe

Passeggiata delle Malghe

Ritornati sui propri passi si prosegue lungo la carrareccia che passa accanto alla Casera di Valfredda che scende aggirando il Col Ceschet portandosi in un piacevole altipiano a sfiorare il Monte Caseratte e la Casera del Medico.

Passeggiata delle Malghe

Passeggiata delle Malghe

Passeggiata delle Malghe

Giunti in prossimità della strada asfaltata la si attraversa e si continua su una comoda carrareccia che riporta a Piancavallo. Difficoltá T; ore 4.30 per l’intero anello.

Passeggiata delle Malghe

Passeggiata delle Malghe

Passeggiata delle Malghe

 

 

 

Casera Caseratte (1349 m)

Casera Caseratte

Situata nel pascolo ad Est di Piancavallo tra il Colle delle Lastre ed il Col Ceschet, Casera Caseratte è un ricovero essenziale dotato di cucina economica, un tavolo con panche ed un ripiano rialzato dove poter dormire. L’ accesso più semplice è da Piancavallo grazie alla strada forestale che dalla strada Piancavallo-Col Alto-Castaldìa si diparte aggirando a Nord il Colle delle Lastre fino ad incontrare la Passeggiata delle Malghe presso una marcata curva in una radura; abbandonata la strada si prende a destra il sentiero che in pochi minuti porta in vista della casera. Difficoltà T, ore 0.30.

Casera Caseratte

Casera Caseratte

Casera Caseratte

Casera Caseratte

Per chi ama i tragitti più lunghi proponiamo in alternativa la salita alla casera dalla pianura per la Val dell’ Ossena.

Dalla Costa Longa guardando verso la Val dell' Ossena.

Dalla Costa Grande guardando verso la Val dell’ Ossena.

Da Costa, per la strada carrozzabile diretta al Rifugio Bornass, si sale oltre il Santuario della Madonna del Monte e, dalla curva prima di attraversare la Valle dell’ Ossena (411 metri), ha inizio il sentiero (segnavia CAI 985) che, dopo un primo tratto su carrareccia, sale prima verso destra e quindi piega verso sinistra fino a sbucare sull’ altipiano a circa 1200 metri.

Casera Caseratte

Qui il sentiero incontra la carrozzabile delle malghe proveniente da Castaldìa (ore 2.00 dalla strada); si segue la carrozzabile per poche decine di metri verso destra e, giunti in vista della vicina Casera del Medico, trasformata in “villino”, la si lascia per salire a sinistra (sempre segnavia CAI 985). Si prosegue risalendo delle conche erbose e si raggiunge la Casera Caseratte (fin qui ore 2.45).

Altro bellissimo itinerario è il “Sentiero Costa Grande” che, partendo dal primo tornante a monte del Santuario percorre integralmente il crinale che porta ai pascoli del Pradalto; da qui si può fare una breve deviazione alla sommità del Monte Caseratte. Difficoltà E, ore 2.45 alla Casera Caseratte.

Casera Caseratte

Il crinale su cui si sviluppa il Sentiero Costa Granda.

Il crinale su cui si sviluppa il Sentiero Costa Granda.

Casera Caseratte

Dalla Casera Caseratte si può raggiungere la Casera di Giais in ore 2.30 passando per la Forcella di Giais, oppure Casera Montelonga in ore 3.00. Cime interessanti da raggiungere sono invece la Pala Fontana ed il Monte Ciastelat.

Il Ciastelat dal Sentiero Costa Grande.

Il Ciastelat dal Sentiero Costa Grande.

Casera Caseratte

 

 

 

 

 

Casera Montelonga (1327 m)

Casera Montelonga

E’ situata sul margine Nord-Ovest dell’ altipiano di Valfredda in una posizione molto panoramica sui monti della Val Cellina. Recentemente restaurata, offre un buon ricovero.

L’ accesso alla casera è possibile da diversi itinerari grazie ad una sentieristica di collegamento tra le varie casere che è stata ben conservata. Per gli amanti delle partenze da fondovalle si puó accedere da Barcis tramite la Casera La Pala e il Costone Grandenele (ore 3.00; difficoltà T), oppure dalla pianura passando per la Casera Rupeit e Casera di Giais (Per entrambe in ore 4.30 circa partendo da Grizzo o da Selva).
Un accesso molto piacevole con poco dislivello è da Pian delle More in ore 2.30 (segnavia CAI 971; difficoltà T).

Casera MontelongaDa Piancavallo si scende per la carrozzabile della Val Caltea diretta a Barcis fino al bivio con la strada che porta alla vicina Casera Pian delle More (bacino-serbatoio d’ acqua presso il bivio). Si prende a destra (tabella) per un bel sentiero che risale il bosco Le Ronciade e perviene all’ estremità settentrionale della valletta erbosa che scende dalla Forcella di Giais; fin qui circa 1 ora.

Casera Montelonga

Casera Montelonga

Per sentiero per lo piú in quota, attraverso bei boschi e qualche radura, si prosegue aggirando a Nord il Monte Ciastelat e si raggiunge la Casera Montelonga. L’ itinerario è in parte interessato da una strada forestale di recente costruzione.

Casera Montelonga

Casera Montelonga

Casera Montelonga

Casera Montelonga

Le Vacalizze.

La cresta Sud del Monte Castel di Barcis

La cresta Sud del Monte Castel di Barcis.

Da Casera Montelonga si possono salire le vicine vette del Ciastelat o del Monte di Mezzo.

http://www.latanadellorso.altervista.org/moncorta/report.html

http://www.latanadellorso.altervista.org/moncorta/report.html

http://www.latanadellorso.altervista.org/moncorta/report.html

http://www.latanadellorso.altervista.org/moncorta/report.html

Casera Montelonga

Casera Montelonga

 

Pala Fontana (1637 m)

Dalla Pala Fontana panorama verso le Dolomiti di Sinistra Tagliamento.

Dalla Pala Fontana panorama verso le Dolomiti di Destra Tagliamento.

Dalla Casera di Giais si segue il segnavia CAI 988 salendo sul poggio erboso all’ estremità Sud-Ovest della conca dove sorge la casera. Prima che il sentiero inizi ad attraversare in quota il ripido pendio Sud Est della Pala Fontana, lo si lascia e si sale tra faggi e roccette raggiungendo la cresta del monte. Si segue quindi l’ ampia, panoramica cresta fino in vetta (ripetitore), dalla quale si può anche scendere facilmente e velocemente per la cresta Sud-Ovest per la Forcella di Giais.

Pala Fontana

Pala Fontana

Evidente segnaletica antinebbia.

Oltre la nebbia si apre il panorama...

Oltre la nebbia si apre il panorama…

L’ itinerario descritto da Sergio Fradeloni per la discesa  alla forcella di Giais è anche un’ alternativa di salita dalle Malghe di Piancavallo.

L' ampia insellatura di Forcella di Giais.

L’ ampia insellatura di Forcella di Giais.

Salendo alla Pala Fontana lungo la cresta Sud-Ovest.

Salendo alla Pala Fontana lungo la cresta Sud-Ovest.

Crep Nudo e Teverone.

Teverone e Crep Nudo.

Il cocuzzolo del Ciastelat spicca al termine della dorsale che andremo a percorrere.

Il cocuzzolo del Ciastelat spicca al termine della dorsale che andremo a percorrere.

Da qualsiasi itinerario si giunga in vetta alla Pala Fontana si può comunque percorrere l’ arrotondata dorsale fino alla cima del Ciastelat.

Pala Fontana

Pala Fontana

Pala Fontana

Pala Fontana

Pala Fontana

Pala Fontana

Pala Fontana

Pala Fontana

 

Pala Fontana

 

 

Monte Ciastelat (1641 m)

Cima più alta del settore orientale del Sottogruppo del Cavallo, più che un monte il Ciastelat è una torretta che si eleva di pochi metri dalla dorsale boscata Pala Fontana-Ciastelat ma che puó offrire comunque un ampio panorama sui monti della Val Cellina.

Dalla Pala Fontana si erge il cimotto del Ciastelat con le Dolomiti friulane alle spalle.

Dalla Pala Fontana si erge il cimotto del Ciastelat con le Dolomiti di Destra Tagliamento alle spalle.

Alle sue pendici, tra i boschi degli altipiani che lo circondano, varie casere offrono punto di appoggio e vie di salita alla vetta.

Dalla Casera di Giais si sale alle spalle della casera (Nord-Ovest) verso la parte più alta della conca e, seguendo il segnavia giallo-blu, si sale per un sentiero che in breve raggiunge l’ ampia cresta che dalla Pala Fontana digrada verso l’ altipiano di Valfredda.Si oltrepassa la cresta perdendo un po’ di quota e, passando presso un caratteristico campo solcato carsico, si raggiunge la base della faggeta, dalla quale emerge la cima del Monte Ciastelat.

Ciastelat

Ciastelat

Ciastelat

Si sale per sentiero nella faggeta, si raggiunge la cresta a sinistra della cima e, tenendosi in prossimità della stessa, si perviene in vetta, eccezionale punto panoramico sulle montagne della Val Cellina.

Ciastelat

Il gruppo del Cavallo dalla cima del Ciastelat.

Il gruppo del Cavallo dalla cima del Ciastelat.

Dalla Casera Montelonga invece ci si incammina lungo il sentiero CAI 986 fino a raggiungere la cresta sopra il pascolo di Casera Valfredda. Si sale quindi a destra per tracce lungo la cresta, fino ad incontrare il segnavia giallo-blu proveniente dalla Casera di Giais descritto precedentemente.

CiastelatCiastelatCiastelatCiastelatCiastelat Come ultima alternativa menzioniamo l’ avvicinamento dalle Malghe di Piancavallo con il sentiero CAI 985; giunti nella valletta a Nord della Forcella di Giais vi sono due opzioni: per la prima ci si dirige a Sud verso la forcella e poi proseguire per Pala Fontana e lungo il crinale fino al Ciastelat.

Nai pressi della Forcella di Giais verso il Duranno e Cima Preti

Nei pressi della Forcella di Giais verso il Duranno e Cima Preti.

Dalla Pala Fontana panorama sui pascoli di Casera Dietro Ciastelat e le Dolomiti Friulane.

Dalla Pala Fontana panorama sui pascoli di Casera Dietro Ciastelat e le Dolomiti di Destra Tagliamento.

La via più diretta invece prosegue a sinistra giungendo in breve ad una piccola radura dove confluisce la strada segnavia CAI 971 proveniente da Pian delle More; a destra parte un sentiero CAI non numerato che attraversando il pascolo ed i ruderi di Casera Dietro Ciastelat porta in cima all’ omonima vetta.

Ciastelat

Ciastelat

I ruderi di Casera Dietro Ciastelat.

I ruderi di Casera Dietro Ciastelat.

Panorama dalla vetta del Ciastelat.

Panorama dalla vetta del Ciastelat.

Quest’ ultima alternativa è consigliata come itinerario di discesa per compiere uno splendido anello per la cresta dalla Pala Fontana, da gustare nelle giornate invernali od autunnali.

Il Dosaip. Evidenti le Palis di Maglina dalle quali parte la Via da la Bisa.

Il Dosaip. Evidenti le Palis di Maglina dalle quali parte la Via da la Bisa.

Vacalizza

In lontananza il Pelmo.

In lontananza il Pelmo.

Antelao e Duranno.

Antelao e Duranno.