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Via Bepino

“Quelli che pensano che tutto sia stato fatto nelle Alpi mi fanno sorridere. Mancano di riflessione. Resta pieno di problemi, puoi riempire la tua vita di avventura qui, senza andare a cercare altrove”.

                  Patrick Berhault

Oggigiorno, nell’ epoca degli exploit, dell’ XI grado e dell’ artificiale, tutti coloro che hanno a che fare con la montagna, gitanti della domenica come alti esponenti e accademici del CAI, sono fermamente convinti che per aprire una nuova via nelle Alpi debba essere necessario viaggiare almeno sul VI grado.

Accade invece che nelle lande desolate della Destra Tagliamento ci sia ancora terreno inesplorato e qualcuno in grado di tracciare nuove vie di difficoltà Escursionistica. Ed è cosí che il 27 settembre 2014 Giorgio Madinelli, accompagnato da Gloria Cossettini, Francesco Cofone e Francesco Marcolin apre una nuova via sul versante Est del monte Caserine Alte, totalmente indipendente dalla base all’ uscita presso la cresta principale, con difficoltà massime di I grado.

Quella che andiamo a descrivere ora è dunque la prima ripetizione avvenuta il 7 agosto 2015 ad opera dello stesso apritore, il fratello Andrea, e del sottoscritto.

Il problema oggettivo di questa via è che la parete Est delle Caserine si innalza dalla valle denominata Canal dal Vuár, raggiungibile solo dopo una giornata di avvicinamento su tracce di sentieri abbandonati; il luogo offre spartani punti di appoggio come il Clapón dal Vuár oppure il Clapón di Leandrina.

Clapòn di Leandrina.

Clapòn di Leandrina.

Clapòn di Leandrina.

Dal fondovalle non è possibile entrare direttamente nel canale principale, perciò si deve prendere un canalino secondario con acqua al quale si accede salendo una paretina vegeto-minerale molto articolata.

Via Bepino

La paretina vegeto-minerale.

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Risalito il canalino lo si abbandona quando non è piú praticabile tenendosi a sinistra sul costoncino che lo rinserra; quando i mughi non permetto piú la risalita, si traversa verso sinistra (tagli), si sale un solco e poi ancora a sinistra pervenendo finalmente nel canale principale dello Stavai Grant.

In entrata dello Stavai Grant.

In entrata dello Stavai Grant.

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Cima Leandrina e Cima Leadicia.

Da qui si sale lungamente dapprima nel fondo del canale per poi abbandonarlo a favore dei prati.

Via Bepino

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Via Bepino

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Piú in alto anche i prati si esauriscono e lasciano il posto alla roccia fino a giungere alla cresta sommitale presso un caratteristico intaglio.

Via Bepino

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Lungo la cresta quindi, seguendo i bolli rossi in breve si giunge in vetta alle Caserine.

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Cornaget, quota 2213 e Cima San Francesco.

La cresta verso le Caserine Basse.

La cresta verso le Caserine Basse.

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La Val Senòns sovrastata dal Chiarescons.

La Val Senòns sovrastata dal Chiarescons.

Difficoltá EEA, con passaggi massimi di I grado; qualche passo di II sulla cresta. Ore 4.50 dall’  attacco all’ uscita in cresta; ore 5.00 alla vetta.

La via é dedicata a Bepino Madinelli.

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Clapón dal Vuar

Il Clapón dal Vuar é un ricovero naturale che da tempi remoti offre riparo a cacciatori e pastori un tempo presenti nell’ alta Val Meduna. Il riparo é costituito da un colossale masso erratico sistemato alla meglio con un muretto a secco che forma un ripiano sopraelevato. Puó offrire posto per tre/quattro persone, e ha possibilitá di approvvigionamento d’ acqua grazie al torrente che scorre a pochi minuti di cammino. Il Clapón é raggiungibile risalendo il Canal del Vuar dal lago del Ciul, oppure dalla forcella di Caserata, soluzione quest’ ultima per la quale abbiamo optato

Casera Caserata con alle spalle il Cornaget

Casera Caserata con alle spalle il Cornaget.

Dalla forcella si punta verso Nord ritrovando una traccia tra le erbe in seguito evidenziata da bolli rossi che risale il costone e poi traversa sotto le pareti del Caserine Basse con qualche passaggio esposto fino ad arrivare alla forcella detta Palasimon.

In primo piano il Dosaip e la Costa di Pu

In primo piano il Dosaip e la Costa di Pu

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Le pareti Ovest delle Caserine da forcella Palasimon

Le pareti Ovest delle Caserine da forcella Palasimon

Dalla forcella, ci si abbassa su percorso ripido, non facile e invaso dai mughi, a raggiungere il fondo del canale principale della valle.

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Caotici ammassi nel fondo del canale

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Si scende fino ad incontrare sulla destra un rio tributario che scorre su una placca; a questo punto si sale un poggio boscato che si trova alla nostra sinistra ripido e senza traccia. Valicato il poggio si reperisce un sentiero che porta ad una forcellina e scende nel Canal dal Vuar nei pressi del Clapón.

Clapón dal Vuar

Clapón dal Vuar

Dal Clapón, ci concediamo una piccola esplorazione a risalire un centinaio di metri il canale e avvistiamo un camoscio molto incuriosito nel vedere due nuove strane creature di una specie mai vista prima. Facciamo anche un interessante ritrovamento.

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Sarebbe bello proseguire per la forca del Pedóle o forcella Pierasfezza, ma sono itinerari lunghi su sentieri dimenticati, ed abbiamo giá diverse ore di cammino alle spalle. Si conviene dunque che é ora di rientrare.

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Risalita alla forcella Palasimon

Risalita alla forcella Palasimon

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Forcella Pierasfezza. a destra Cima Laedicia

Forcella Pierasfezza. a destra Cima Laedicia