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Forchia Cesilar (1131 m)

Forchia Cesilar è situata in Canale del Chiarzò alla testata della valletta del Ru Neri, affluente di sinistra del Torrente Chiarzò, ed è raggiungibile grazie al sentiero CAI 831 che percorre lo spartiacque tra il Monte Rossa e Monte Lareseit.

Per raggiungerla, proponiamo un itinerario che da Campone percorre un anello sfruttando interamente sentieri non appartenenti alla sentieristica ufficiale.

Da Barnazai, piccolo nucleo di case presso Campone, si sale a sinistra per prato fino ad incontrare il sentiero che ripidamente prende quota sullo scosceso versante Sud Est del Monte Celant.

Tamar

Il sentiero (seguire con attenzione i rari segnavia rossi) percorre dei cengioni boscosi alti sul fondovalle fino ad oltrepassare il crestone Nord Est del Monte Celant circa a quota 750 metri.

Tamar

Con una breve discesa in bosco, si raggiunge l’ ampia insellatura erbosa dove si trovano i ruderi di Tamar, piccolo villaggio costituito da tre nuclei di case.

Tamar

Attualmente il piccolo borgo di Tamar, grazie al lavoro del proprietario di alcuni stabili e dei volontari della Sezione CAI di San Vito al Tagliamento, è tornato a nuova vita divenendo un bellissimo e comodo bivacco, mèta ideale per i merenderi più accaniti. Per saperne di più sul bivacco G. Varnerin, clicca qui.

Dal bivacco si prosegue traversando la strada e tornando sui nostri passi si seguono le indicazioni per Campone reperendo il sentiero CAI 832a che in discesa porta sul greto del Chiarzò; una volta giunti sul greto, si risale il torrente sfruttando gli innumerevoli guadi come descritto in questo articolo (attenzione: in caso di forti piogge il percorso lungo il torrente potrebbe risultare inagibile!) giungendo in breve alla stretta dove vi è anche la confluenza con il Ru Neri.

Tamar

Lungo il Chiarzò.

Lungo il Chiarzò.

Qui non è possibile proseguire senza mettere i piedi nell’ acqua, perciò il sentiero si impenna a salire un costoncino per poi ridiscendere sul fondo del torrente; nel punto più alto del by-pass parte il sentiero diretto alla Forcella Cesilar (cartello). Il sentiero, molto agevole e segnalato da bolli in vernice rossa, percorre lungamente nel bosco con piacevole pendenza la destra orografica del Ru Neri.

Forchia Cesilar

Forchia Cesilar

Dopo un lungo tratto quasi pianeggiante, si incontra un cartello che indica la via giusta; qui si può fare una piccola deviazione prendendo la traccia che va in direzione opposta e che in pochi minuti porta ad un rudere posto al fondo dell’ impluvio tra il versante da noi percorso e il Cuel Pelos. Dopo il cartello, il sentiero di alza più deciso ed arriva a valicare una selletta tra il corpo del monte e la quota 887. Oltre la sella, come per incanto, si viene proiettati in un ambiente fiabesco; siamo nel ripiano di Casera Ceresarias, dove il vecchio pascolo è stato occupato dal bosco di faggio sotto al quale un magnifico tappeto rosso di foglie ci dà il benvenuto.

Forchia Cesilar

Forchia Cesilar

Forchia Cesilar

Forchia Cesilar

Poco oltre i ruderi degli edifici appartenenti alla casera parte una bella mulattiera che ben presto porta ad oltrepassare un ruscello coperto di muschio oltre al quale la traccia diventa più incerta.

Forchia Cesilar

Guidati comunque dai bolli rossi si risale una costa prativa piuttosto ripida che si esaurisce ben presto nei pressi della Forcella Cesilar, meta della nostra escursione.

Forchia Cesilar

Giunti in prossimià della Forchia Cesilar la vegetazione concede alcuni scorci panoramici: al centro in primo piano il Monte Celant e dietro il Monte Raut e Resettum.

Dalla forcella il panorama è occultato dalla vegetazione, per cui si consiglia di salire il vicino Monte Lareseit per godere di un po’ la vista sui monti circostanti. Per il rientro abbiamo optato per il sentiero che passando per Malga Vallone porta alle Stalle di Cor e che non descriviamo in questa sede in quanto per ritrovare il suo attacco dalla forcella si è resa necessaria una buona dose di conoscenza di ambienti selvaggi, intuito e fortuna. Buona avventura!

Forchia Cesilar

Forchia Cesilar

In discesa dalle Stalle di Cor verso Campone.

In discesa dalle Stalle di Cor verso Campone.

Campone

Stalle di Cor (835 m)

I ruderi delle Stalle di Cor sono adagiati su un dosso denominato Cuel di Cor, e sono la testimonianza della vita pastorale insediatasi in queste valli giá dal XVI secolo, grazie alla quale venne tracciata la fitta rete di sentieri di collegamento tra i borghi di Campone, Palcoda e Támar, oggi romantica testimonianza di una civiltà ormai estinta, preziosa eredità per l’ escursionista in cerca di emozioni. Proponiamo qui un anello non molto lungo che da Campone attraversa variegate tipologie di terreno.

Da Barnazai, nei pressi del mulino si risale il corso del torrente Chiarzò seguendo i segnavia “blu” attraversando il corso varie volte effettuando dei guadi sulle rocce.

Chiarzó

Chiarzó

Dopo circa 45 minuti di marcia, quando ci troviamo a camminare tra le erbe sulla destra orografica del torrente, porre attenzione all’ altra sponda per individuare un bollo bianco-rosso accompagnato da un vistoso ometto; qui parte il sentiero che sale al Cuel di Cor.
Il sentiero sale a stretti tornanti tra le erbe, per poi risalire un valloncello boscato.

Stalle di cor

Stalle di cor

Dopo essere passati sotto a delle pareti si guadagna la rotonda schiena del Cuel di Cor, dove il panorama si apre sul Monte Rossa e sul Canale del Chiarzò fino alla Val Tramontina.

In vista dei vecchi pascoli delle Stalle di Cor.

In vista dei vecchi pascoli delle Stalle di Cor.

In primo piano il colle di Tamar; dietro spiccano il Frascola e Cuel da la Luna.

In primo piano il colle di Támar; dietro spiccano il Frascola e Cuel da la Luna.

Le propaggini settentrionali del Monte Rossa e Monte Taiet.

Le propaggini settentrionali del Monte Rossa e Monte Taiet. A sinistra Cima Lareseit.

Proseguendo verso meridione lungo i pascoli abbandonati si giunge infine ai ruderi delle Stalle di Cor.

Stalle di corPer il rientro si attraversano gli edifici innestandosi in una larga mulattiera affiancata da un muretto di contenimento; dopo una cinquantina di metri si tralascia il sentiero che si stacca a destra e torna a Campone (bollo Bianco-rosso) e si continua sul sentiero che inizialmente sale e poi lentamente digrada in quota sui cengioni boscati del versante occidentale del Monte Rossa intervallati dall’ attraversamento di alcuni canaloni.

Campone

Stalle di cor

Giunti sopra l’ abitato di Campone il sentiero perde velocemente quota fino a sbucare a monte della borgata di Beloz, dalla quale in breve si rientra alla macchina.

Campone

Il versante occidentale del Monte Rossa su cui si snoda l' itinerario descritto.

Il versante occidentale del Monte Rossa su cui si snoda l’ itinerario descritto.

Difficoltà EE; ore 3.30. Alcuni tratti esposti lungo il sentiero che scende a Beloz. Qui sotto la mappa con l’itinerario descritto segnato in linea verde tratteggiata.

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Cima Lareseit (1205 m)

Da Barnazai, piccolo nucleo di case presso Campone, si segue per breve tratto il corso del Torrente Chiarzó; appena il segnavia “blu” porta sulla sinistra idrografica del torrente, si lascia il sentiero che prosegue lungo il fondovalle e si sale a destra per un ripido sentiero che si inerpica sullo scosceso pendio sovrastante. Raggiunta una panoramica cresta, il sentiero la risale per un breve tratto per poi piegare a sinistra ed attraversare il prato dal quale si vedono i ruderi delle stalle di Cor 835 m.

Lungo il sentiero, uno Sbilf dorme.

Lungo il sentiero, uno Sbilf dorme.

Campone

Dalla panoramica cresta la visuale si apre. Da destra il Monte Roppa Buffon, il Frascola e tutto a sinistra il Cuel da la Luna. In primo piano il colle di Tamar. A sinistra di esso occhieggia l' abitato di Tramonti di Sotto.

Dalla panoramica cresta la visuale si apre. Da destra il Monte Roppa Buffon, il Frascola e il Cuel da la Luna. In primo piano il colle di Támar. A sinistra di esso occhieggia l’ abitato di Tramonti di Sotto.

Stalle di Cor.

Stalle di Cor.

Fin qui si puó arrivare attraverso altri due sentieri utili per compiere un piccolo anello adatto a chi vuole esplorare l’ ambiente disponendo solo di poche ore. Per saperne di piú clicca qui.

Stalle di Cor
Si prosegue per il sentiero al limite del bosco in direzione Est; si entra quindi nel bosco di faggi e si sale fino a raggiungere i ruderi della Casera Vallone in mezzo ad una fitta pecceta.

Casera Vallone

Fin qui il sentiero è evidente; dalla casera si prosegue in quota attraversando dapprima, senza sentiero, il fitto bosco d’ abeti e poi nuovamente un ripido bosco di faggi. Attraversati alcuni canaloni, il sentiero torna ad essere evidente; una breve salita porta a sbucare nella parte bassa ed occidentale del pascolo di Casera di Rossa che si raggiunge in breve; fin qui ore 3.

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I pascoli di Malga di Rossa.

I pascoli di Malga di Rossa.

Malga di Rossa

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Dal pascolo di Malga di Rossa, si monta sulla strada forestale situata poco piú a monte e si prosegue verso Nord – Est fino ad incontrare il sentiero CAI 831 che scende con lieve pendenza nel bosco fino alla Forchia Cesilar.

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Dalla Forchia si sale la ripidissima cresta meridionale che porta in breve, con alcuni saliscendi e tratti in cui diventa piú esile ed esposta, alla sommitá di Cima Lareseit quotata 1205 metri. Da lí si prosegue per la seconda quota 1144, dalla quale si scende alla Forca de Nagaiarda.

Cima Lareseit

Panorama salendo alla cima Lareseit.

Al centro il Monte Celant, alle sue spalle il Raut.

Al centro il Monte Celant, alle sue spalle il Raut.

In discesa verso la cima quotata 1144.

In discesa verso la cima quotata 1144.

Cima Lareseit

La cresta dello Zuc de Santis

Verzegnis e Piombada.

Verzegnis e Piombada.

Cima Lareseit

Dopo la panoramica cresta, si può tornare sui nostri passi ritornando alla Malga di Rossa con il sentiero CAI 831, oppure completare un bellissimo anello per Palcoda e rientro a Campone lungo il corso del Chiarzò.

Il sentiero che scende dalla Forca de Nagaiarda.

Il sentiero che scende dalla Forca de Nagaiarda.

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Palcoda

Palcoda

Palcoda

Bivacco Palcoda

Chiarzó

Chiarzó

Chiarzó

Per compiere tutto l’anello ore 7.00; difficoltá E.