Archivio tag: Val Settimana

Settefontane-Lesis

Dalla Casera Settefontane si sale per il sentiero segnavia 391 nell’incassato Ciol di Sass; si attraversa numerose volte il corso del torrente che scende a cascate fra grossi massi finchè, a quota 1400 circa, la valle si allarga. Seguendo il segnavia che sale prima a sinistra per poi ritornare a destra passando per i ruderi di Casera Ciol di Sass 1590 metri, oppure salendo direttamente tenendosi sulla destra della valle, si raggiunge il catino terminale sovrastato dalla Forcella Ciol di Sass, dalla Forcella di Val Piovin e dalla Cima Ciol di Sass. Dal catino terminale della valle, dove il bestiame era condotto a pascolare scavalcando la Forcella di Val Piovin, si sale per sentiero a tornanti diretto a quest’ultima forcella; a quota 1734 metri c’è un bivio: si piega a sinistra ed in breve si raggiunge la Forcella Ciol di Sass; fin qui 3 ore.

Si scende ora nel sottostante catino, vero e proprio imbuto del Ciol di Prendera; per sentiero aperto nei mughi, si scende sulla sinistra della valle finchè il segnavia porta a scendere un ripido bosco di faggi (solo tracce) e quindi un canale incassato. Usciti dal canalone a destra, si scende ancora per alcuni metri ad attraversare il torrente che scende ripido al di là di uno sperone roccioso (quota 1432). Per sentiero poco evidente si sale sul fianco destro del Ciol de Prendera; raggiunta una cresta boscosa, si oltrepassa un prato pensile e quindi si ritrova un buon sentiero che porta ad attraversare un vallone, passa alla base di alcuni ladri e, per cengia inclinata (qualche passo esposto), raggiunge la cresta a Nord di Forcella Cadin. Dalla cresta si scende per ripido prato e quindi per sentiero si raggiunge in breve la forcella; fin qui ore 5.30.

Si prosegue scendendo per tracce su prato sulla destra del Ciol della Val e, subito dopo i ruderi della Casera della Val, 1400 metri, si ritrova un buon sentiero che scende in fondo ad un vallone franoso con acqua per poi proseguire in quota allontanandosi dal fondo valle e raggiungendo un bivio presso una selletta. Si lascia a destra il sentiero diretto alla Stalla Col Giandus e, interrotto da frane, alla Forcella della Cita, e si scende a sinistra percorrendo prima una stretta e panoramica dorsale e poi un ripido prato fino a raggiungere la Stalla Col de Mela, in buone condizioni e buon ricovero; fin qui ore 6.30.

Dalla sella erbosa dove sorge la stalla, si scende a sinistra per ripido sentiero in bosco, si attraversa il Ciol della Val e si sale sull’altro versante per circa 30 metri molto ripidamente. Il sentiero aggira quindi in quota il costone boscoso che scende dal Monte Chiampon (pilone di una teleferica per legname) e quindi scende il dirupato pendio fra rocce, boschetti e ghiaie fino a raggiungere i prati vicini al fondo valle. Si passa presso un gruppo di case e subito dopo si raggiunge il Torrente Cellina presso la confluenza del Torrente Ciolesan: un ponte sul Torrente Cellina porta sulla carrozzabile circa 500 metri a monte della frazione di Lesis (osteria con telefono).

Ore 7.30; difficoltà Escursionisti Esperti. Se vuoi vedere il video clicca qui.

Cornagét (2323 m)

Il massiccio principale del Cornaget da Casera Dosaip. La cima è quella più alta a sinistra. Sotto di essa, il Ciol de la Fratta.

Il massiccio principale del Cornaget da Casera Dosaip. La cima è quella più alta a sinistra. Sotto di essa, il Ciol de la Fratta.

Altra angolatura dalle Caserine Alte. La vetta è quella al centro, a sinistra la Fratta de Barbin e a destra Cima Podestine e Cima della Meda.

Altra angolatura dalle Caserine Alte. La vetta è quella al centro, a sinistra la Fratta de Barbin e a destra Cima Podestine e Cima della Meda.

Dal Bivacco Goitan per tracce di sentiero si sale a sinistra o a destra del Torrione della Meda raggiungendo la parte più occidentale del Cadin della Meda (spesso deposito di neve). Ripidamente, per roccette, verdi e ghiaie si sale alla soprastante Forcella Savalon, fra il Cimon delle Tempie a Nord ed il Monte Cornagét a Sud; fin qui ore 1.00.

CornagetSi sale ora direttamente sopra la forcella dirigendosi ad una evidente fessura con un masso incastrato; arrampicando su facili rocce, si risale la fessura sul fondo o sul bordo destro e si arriva a pochi metri da una spalla della cresta, poco sotto la cima.

Cornaget

Cornaget

Si prosegue a destra per sentiero lungo una rampa inclinata sopra lisci lastroni fin sotto la vetta che si raggiunge per ghiaie; panorama eccezionale.

In primo piano Ciol di Sass e Cima Ciolesan; sotto si riconosce la sagoma di Cima Pradus e La Prendera.

In primo piano Ciol di Sass e Cima Ciolesan; sotto si riconosce la sagoma di Cima Pradus e La Prendera.

Cornaget

Cima Podestine e le Caserine.

Cima Podestine e le Caserine.

Ore 1.45 dal bivacco, difficoltà A.

Cornaget

Ricovero Casera Pramaggiore (1812 m)

Casera Pramaggiore

La Casera Pramaggiore, utilizzata per la monticazione del bestiame fino al 1966 e quindi andata praticamente in rovina, è stata ristrutturata e trasformata in ricovero dalla Sezione CAI di San Vito al Tagliamento nel 1982, ed è affiliata alla Fondazione Antonio Berti. É sempre aperta, ha una piccola cucina, ed è dotata di 8 posti letto. L’ acqua si trova a circa 10 minuti sul sentiero diretto verso Ovest al Passo Pramaggiore.

Dal ripiano della casera verso il gruppo Caserine Cornaget.

Dal ripiano della casera verso il gruppo Caserine Cornaget.

L’ accesso più diretto è dal Rifugio Pussa lungo il sentiero CAI 366 per il Ciól de Pès; in alternativa, sempre dal Rifugio Pussa per la Casera Col de Pòst (ore 3.15), oppure dal Ponte Riva del Ciartèr lungo il Filone Crocetta (ore 3.15). Relazioniamo qui di seguito il primo dei tre menzionati.

La mulattiera ha inizio subito a monte del ponte della carrozzabile della Val Settimana sul Ciól de Pès (bella cascata a sinistra), a circa 1,5 chilometri dal Rifugio Pussa. Risalita con numerosi tornanti la “Costa Danada”, la mulattiera si dirige alla vicina Casera Col de Pòst (1249 m); poco prima della casera (tabella), si lascia a destra la mulattiera e si scende con un sentiero ad attraversare il torrente circa 30 metri più in basso, in fondo alla Val delle Meríe.

Casera Pramaggiore

Casera Pramaggiore

Attraversato il torrente, si riprende a salire verso sinistra, si oltrepassa un altro piccolo rugo e quindi si sale ripidamente lungo un costone. Oltrepassata una faggeta,si attraversa il Ciól de Pès che scende con delle belle cascate e quindi, dopo essere salito diagonalmente verso sinistra, il sentiero rimonta un altro ripido costone con alti alberi.

Casera Pramaggiore

Si va quindi nuovamente verso destra e, attraversata una fascia di pino mugo, si risale una valletta erbosa che porta direttamente alle spalle del ricovero che si vede all’ ultimo momento.

Casera Pramaggiore

Dalla casera si può salire all’ omonima vetta soprastante, oppure alle cime Cadin e Postegae; una bella traversata è il rientro al Rifugio Pussa passando per Forcella Lareseit.

Il Monte Pramaggiore.

Il Monte Pramaggiore.

Casera Pramaggiore

Il massiccio del Cornaget. Al centro, nella conca verde il Bivacco Goitan.

Cima Nartais (1914 m)

Poco faticosa e con difficoltà di orientamento accettabili, Cima Nartais è una cima minore a cavallo tra la Val Senons e il misterioso Canal Grande di Meduna. Dotata di ampio panorama su insolite cime e valli nascoste, risulta essere ottima per un allenamento in attesa della bella stagione.

Cima Nartais

Dalla Casera Senons si prende il tratturo che parte accanto al tavolo esterno, e dirigendosi verso Nord si infila nel fitto bosco dietro alla casera. Dopo essere passati accanto a due doline, si seguono gli ometti che si inoltrano nella faggeta (attenzione ad un ceppo con sopra ometto posto all’ inizio del sentiero).

Cima Nartais

Il sentiero sale a stretti tornanti la bella faggeta, sempre segnalato da provvidenziali ometti e tagli nella vegetazione, fino a giungere a quota 1700 circa, dove due frecce incise su un albero indicano un bivio: a sinistra si traversa in direzione del Vallon delle Medate, mentre noi proseguiamo in salita seguendo il sentiero che aggira un piccolo sperone pervenendo subito dopo sulla sommità dello stesso.

Cima Nartais

Risalito un ghiaioncino per pochi metri, ci si presenta un piccolo canalino che va risalito dapprima sul fondo, e poi portandosi sul prato alla sinistra di esso fino a quando va ad esaurirsi sotto le rocce; si attraversa il canale, e si risale ancora per qualche metro mantenendosi sul fondo, oppure tra i mughi a destra.

Cima Nartais

Quando il canalino sembra dirigersi verso Nord-Ovest , lo si abbandona iniziando un panoramico traverso verso destra che oppone subito una cengetta non esposta ma con detrito, dopo la quale si intravede la Forcella Nartais.

Cima Nartais

Cengetta con detrito.

Cima Nartais

A destra si intravede la Forcella Nartais.

Cima Nartais

Da sinistra Caserine Alte, Forcella di San Francesco, Corn de Senons, Quota 2213, Cima di San Francesco, Cima Pussa.

Si continua a traversare mantenendosi sotto le pareti a volte abbassandosi leggermente ed evitando le varie tracce di animali che portano in alto. Giunti in forcella, si prosegue verso Est mantenendosi in versante Meduna; seguendo tracce di animali tra i mughi alternati a schiarite erbose, in breve si giunge in cima.

Da Forcella Nartais il canale che scende nella Val Meduna.

Da Forcella Nartais verso la Val Meduna…

...ben visibile il Cenglon.

…ben visibile il Cenglòn.

Cima Nartais

Da Cima Nartais panorama verso la Val Settimana.

Da Cima Nartais panorama verso la Val Settimana.

Ore 2,00 da Casera Senons; difficoltà E.

Cima Nartais

Cima Nartais

Cima Nartais

Cima di Bortoluth (2160 m)

Cima di Bortolusc

La Cima di Bortoluth vista dall’ omonimo Cadin. Ben evidenti le tre rampe del versante Nord-Est, superiore, mediana e inferiore

Ignorata dai più in quanto non raggiungibile da alcun sentiero segnalato nelle mappe, la Cima di Bortoluth è una caratteristica vetta all’ ombra delle Caserine. La via normale aperta da G. Morassutti con A. Giordani si reperisce dal Cadin delle Pregoiane utilizzando il versante Nord-Ovest che è il più appoggiato; viceversa, rimanendo in ambito classico si può salire da Sud tramite la via Fradeloni-Segolin, oppure la più impegnativa via Casara-Cavallini sul versante Ovest. Tuttavia, Giorgio Madinelli ha svolto negli ultimi mesi un lavoro certosino di esplorazione ricavandone altre 3 vie di ascensione nei versanti Nord, ed Est. Descriviamo in questa sede la salita per il Canalone Est in quanto pregevole è l’ avvicinamento ad esso tramite il Cadin de Bortoluth.

Dalla Casera Senons si traversano i prati che la precedono e ci si abbassa nella fossa del rio sottostante. Guidati dagli ometti si traversa il greto e si va a reperire una traccia che risale un costone boscato.

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

La traccia, ben visibile, sale nel bosco a tratti agevole e in alcuni punti più sconnessa e incerta fino ad entrare nel suggestivo Cadin de Bortoluth rinserrato tra l’ omonima vetta, Cima Pussa e Cima di San Francesco.

Cima di Bortolusc

Si attraversa quindi il cadin con percorso non obbligato puntando alle ghiaie che scendono dalla Cima de Bortoluth; raggiunta la base delle stesse, in terreno si fa più ripido e la salita più faticosa.

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Guadagnando quota la prospettiva ci rivela la fenditura in cui scende la rampa-canale da affrontare, fin qui celata alla vista. Giunti alla base si attacca quindi la rampa cercando i passaggi migliori e facendo particolare attenzione alla roccia friabile, nonché a non smuovere possibili massi in bilico.

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Dopo 200 metri di arrampicata divertente, ma da affrontare con la giusta concentrazione, si giunge quindi ad un foro naturale tramite il quale si esce dalla via pochi metri sotto la vetta.

Cima di Bortolusc

Panorama esteso sulla Carnia e Alti Tauri, Dolomiti e Alpi Giulie, le vicine Pregoiane e Pramaggiore.

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Ore 3.30; difficoltà Escursionisti Esperti. Rientro per la via normale.

Cima di Bortolusc

Cima di Bortolusc

Monte Libertán (2087 m)

Dal Rifugio Pussa (presso il generatore) si sale a sinistra per sentiero segnavia CAI 364 internandosi nella Val delle Camosce e risalendo poi a tornanti il vasto Bosco Libertán.

Camoscia che risale il Bosco Libertan.

Camoscia che risale il Bosco Libertán.

 

Monte Libertan

Monte Libertan

Ad una radura con cespugli e radi larici (1540 m; qui c’ era la Casera Libertán) si lascia la mulattiera segnavia CAI 364, che prosegue a sinistra per raggiungere in circa trenta minuti la Forcella Laresèit, e si sale diritti imboccando un rugo fra i mughi.

Monte Libertan

La camoscia si destreggia...

La camoscia si destreggia…

Monte Libertan

Monte Libertan

Usciti dalla fascia di mughi, per terreno erboso e ghiaioso si sale fino alla base delle rocce di cresta fino a raggiungere la Forcella Libertán 2000 metri, a destra del bel torrione roccioso del Monte Chiarescòns.

Monte Libertan

La Forcella Libertán verso le Caserine. Sotto, la Casera Senons.

La Forcella Libertán verso le Caserine. Sotto, la Casera Senons.

Monte Libertan

Panorama dalla forcella. In primo piano l’ Anello di Casera Pramaggiore.

Per un canalino ghiaioso ed una cresta friabile, si sale in pochi minuti e senza difficoltà sulla panoramica vetta, vero balcone verso il gruppo Caserine – Cornagét, subito a Sud Ovest della Forcella Libertán.

Il Chiarescons.

Il Chiarescons.

Monte Libertan

La Val Settimana.

Ore 3.30, difficoltà EE.

Monte Libertan

Monte Libertan

Monte Libertan

Monte Libertan

 

 

Casera Bregolina Piccola (o di Claut, 1746 m)

Casera Bregolina Piccola

Vecchio edificio pastorale […]; ricovero confortevole. Si trova ad Ovest e circa 100 metri piú in basso dell’ ampia forcella Dôf, in una zona di vasti pascoli a Nord delle Pale Candéle.

La Casera Bregolina Piccola, è di proprietà dell’ Ente Parco Dolomiti Friulane che ne ha apportato un’ ottima ristrutturazione. La casera presenta, oltre ad alcuni locali di servizio al Parco chiusi a chiave, un locale adibito a bivacco sempre aperto fornito di tavolo, caminetto, stufa, un soppalco con 3 posti letto e addirittura lavello con rubinetto e bagno interno. Al di fuori, una bellissima fontana fornisce acqua fresca.

Casera Bregolina Piccola

L’ accesso piú diretto alla casera è dal Ponte Rive del Ciartér in Val Settimana lungo il sentiero segnava CAI 370 in ore 3.15; difficoltà Escursionistica.

La mulattiera ha subito inizio dopo il ponte e, salendo verso sinistra, prende subito quota internandosi sulla sinistra idrografica della Val Cerosolín. La mulattiera attraversa numerosi canaloni (qualche passo richiede attenzione) e perviene a quota 1229 sopra una bella cascata e presso una sorgente.

La mulattiera ha subito inizio dopo il ponte e, salendo verso sinistra, prende subito quota internandosi sulla sinistra idrografica della Val Cerosolín. La mulattiera attraversa numerosi canaloni (qualche passo richiede attenzione) e perviene a quota 1229 sopra una bella cascata e presso una sorgente.

Si lascia a destra il sentiero segnavia CAI 388 diretto al ricovero “Casera Pramaggiore” e si attraversa il torrente sopra una bella cascata. Con un tornante in bosco, il sentiero segnavia CAI 370 si porta alla base del pascolo abbandonato di Casera Col d’ Agnéi che si vede poco sopra.

Casera col d' Agnei

Si traversa alla base del pascolo e, oltrepassato un canalone, si inizia a salire nel bosco in direzione Sud-Ovest.

Casera Bregolina Piccola

Si sale a sinistra del torrente che scende dalla Forcella Dôf in un bel bosco; poi, nella parte alta, si passa sulla destra del torrente e per terreno franoso si raggiunge l’ ampio prato pianeggiante della Forcella Dôf.

Casera Bregolina Piccola

Oltrepassata la forcella, si scende per buon sentiero ed in breve si raggiunge, sulla sinistra del fondo valle, la casera.

Altra possibilitá è dalla Val Cimoliana partendo dal Rifugio Pordenone e passando per Casera Bregolina Grande mediante lo stesso CAI 370; questo percorso viene  denominato Trekking delle Bregoline.

Dalla Forcella Dof si osserva il pascolo di Casera Bregolina Grande. In lontananza la Cima dei Preti.

Dalla Forcella Dof si osserva il pascolo di Casera Bregolina Grande. In lontananza la Cima dei Preti.

Piú avventuroso è invece l’approccio dalla Val Cimoliana tramite l’ex sentiero CAI 371 da Ponte Confóz (ore 4.30-5.00, difficoltà EE), oppure dalle Stalle Nucci in Val Settimana per la Sella del Turlon (2104 metri) tramite l’ ex sentiero CAI 385 (ore 5.30, difficoltà EE). Descriviamo qui di seguito quest’ ultimo percorso.

Si attraversa il Torrente Settimana su un ponte in ferro, si passa presso la vicina Stalla Nucci e quindi si segue un sentiero (segnavia 385) che, attraversato a destra un ruscello, sale alla base del ripidissimo versante meridionale delle Pale Candele.

Casera Bregolina Piccola

Il sentiero risale questo pendio arrampicandosi ripidamente sfruttando cenge e canalini su un terreno che dal basso sembra impercorribile. Senza difficoltà ma con notevole fatica e continua attenzione, si raggiunge prima una rampa inclinata sotto un’ alta parete lungo la quale si scende per alcuni metri e quindi, dopo un altro tratto molto ripido in mezzo ai mughi, il vecchio pascolo (Tamerút 1645 metri).

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Si attraversa il prato verso sinistra (attenzione al segnavia fra le erbe alte) e quindi si sale verso alti alberi oltre i quali si ritrova il sentiero che, a tornanti, sale a raggiungere una crestina secondaria a monte di un caratteristico torroncino.

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Il resto del percorso è ora visibile: si sale diagonalmente verso sinistra oltre fasce di pino mugo e zone franose fino ai ripidi prati sotto la forcella; per tracce sui ripidi verdi, sempre verso sinistra, si raggiunge la Sella del Turlón: splendido panorama; fin qui ore 4.30.

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Dalla Sella Turlon, Cima dei Preti e Duranno.

Dalla Sella Turlon, Cima dei Preti e Duranno.

Ciol di Sass, Cima Ciolesan e la Val Piovín.

Ciol di Sass, Cima Ciolesan e la Val Piovín.

Monfalconi. A sinistra spunta il Campanile; piú alto di tutti il Monfalcon di Montanaia.

Monfalconi. A sinistra spunta il Campanile; piú alto di tutti il Monfalcon di Montanaia.

Casera Bregolina Grande.

Casera Bregolina Grande.

Si prosegue scendendo sul versante della selvaggia Val Pezzéda; si scende per tracce su prati e quindi per sentiero verso sinistra in mezzo a radi larici.

Dalla sella discesa nella Val Pezzeda. Al centro in basso il poggio di Casera Fabbro, sullo sfondo il Monte Ferrara, la Forcella Ciol de Mont, e la cresta delle Cime Postegáe.

Dalla sella discesa nella Val Pezzeda. Al centro in basso il poggio di Casera Fabbro, sullo sfondo il Monte Ferrara, la Forcella Ciol de Mont, e la cresta delle Cime Postegáe.

Raggiunto un torrentello (Le Saline), si piega a destra per un bel sentiero di pascolo e si passa alla base di un salto roccioso e di un ripido canalone. Si perviene cosí al poggio dove ci sono i ruderi della Casera Fabbro 1706 metri; si percorre ora un bel sentiero in quota e presso un marcato vallone si incontra il sentiero che sale da sinistra proveniente dalla Val Pezzéda e dalla Casera Bregolina di Cimolais. In leggera salita si segue ora il segnavia CAI 370 ed in breve si raggiunge il pascolo e la Casera Bregolina Piccola.

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Casera Bregolina Piccola

Si fa presente che il sentiero non essendo manutentato da una ventina di anni, pur non avendo problemi di interruzioni ed essendo ancora presente la segnaletica, richiede esperienza in quanto la traccia è molto debole e invasa dalle erbe sia nella parte dentro al bosco, che nella parte superiore negli ampi prati sommitali.

 

 

 

Casera Senòns (1323 m)

Casera Senons

Dal Rifugio Pussa si sale per carrareccia (chiusa al traffico non autorizzato), la Val Senòns, fino al pascolo ed alla bella Casera Senòns, tuttora utilizzata ed ottimo ricovero; fin qui ore 1.15, difficoltà Turistica.

Casera Senons

Casera Senons

Casera Senons

Casera Senons

La casera è attrezzata con caminetto, stufa, tavolo con panche ed un soppalco dove dormire su tavolato. La possibilità della presenza dei malgari la rende non sempre disponibile per eventuali pernottamenti.

Da Casera Senòns la méta piú ambita é senza dubbio la cima delle Caserine Alte, che con i suoi 2306 metri é la vetta piú alta del sottogruppo; meno famosa ma di tutto rispetto la Cima di Bortoluth. Più tranquilla Cima Nartais.

E’ stato realizzato un sentiero che prende il nome del dismesso sentiero CAI 393 che effettua un breve anello nel Cadìn di Senòns.

Molto bella è invece la nuova Via del Foro alla soprastante Vetta Fornezze, nonchè l’ avventurosa traversata delle Lastre di Peschis alla Casera Chiampiuz.

Grande traversata è quella invece che si può fare fino alla Casera Charpin lungo le Creste di Meduna.

Casera Senons

Cima di San Francesco e il Corno di Senons.

Casera Senons

 

 

 

Rifugio Pussa (940 m)

 

Rifugio Pussa

E’ situato in un boschetto di abeti e di faggi in fondo alla Val Settimana, alla confluenza del Torrente Senòns nel Rio Stuét in località denominata Pussa per la presenza in loco di una sorgente di acqua solforosa. Di proprietà della Sezione CAI di Claut, è dotato di 48 posti letto ed è aperto d’ estate con servizio di alberghetto. Costruito nel 1972, è accessibile da Claut per una rotabile che risale tutto il corso del Torrente Settimana (13 chilometri); la rotabile è chiusa per neve nei mesi invernali e, normalmente, nei mesi primaverili è interrotta da grossi accumuli di valanga. Data la sua ubicazione, è utile per escursioni sia nel gruppo CaserineCornaget che in quello del Pramaggiore.

 

Rifugio Pussa

Rifugio Pussa

Sergio Fradeloni nella sua guida descrive la possibilitá di effettuare la traversata dal Rifugio Pussa alla Diga del Ciul in 8 – 9 ore; proponiamo tale traversata in questo sito procedendo nel senso opposto risalendo il Canal Grande di Meduna.

Per i meno allenati, dal rifugio si puó raggiungere facilmente la Casera Senóns tramite la strada di servizio.

Un’ altra traversata da poter effettuare è l’ anello di Casera Pramaggiore percorrendo a ritroso il percorso descritto in questo link.

Altre cime raggiungibili: Pale di Floridut

Bivacco Fisso Anita Gòitan (1810 m)

Bivacco Goitan

E’ posto nella parte inferiore dell’ ampio circo del Cadìn della Meda; eretto nel 1975 dalla Società Alpina delle Giulie, Sezione CAI di Trieste, è affiliato alla Fondazione Antonio Berti ed è dotato di nove posti letto. L’ acqua scorre nelle vicinanze del bivacco.

Dal Rifugio Pussa si scende per la carrozzabile della Val Settimana fino al primo ponte (circa un chilometro; 913 metri); qui ha inizio il sentiero (tabella) che dapprima costeggia in discesa  il torrente e poi sale molto rapidamente entrando già alto nella Val della Meda. Dopo un tratto in bosco ed un’ altra ripida rampa, il sentiero si avvicina al torrente che attraversa a quota 1174.La salita prosegue sulla destra della valle, a fianco di placche rocciose percorse da torrentelli; più in alto, il sentiero attraversa alla base un lungo ghiaione portandosi sulla sinistra della valle, in una zona di pino mugo.

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

Dopo un tratto di salita su terreno ghiaioso, a quota 1530 si incontra un bivio: a sinistra il sentiero segnavia CAI 375 A sale per raggiungere in circa venti minuti la Forcella Ciadinùt. Si prosegue a destra per buon sentiero fra i mughi fino a raggiungere la conca alla base del Torrione della Meda; si sale a sinistra oltre una dorsale traversale alla valle coperta da mughi, si oltrepassa un ruscello e, poco sopra, si vede a sinistra, alla stessa altezza, il bivacco situato sulla dorsale trasversale.

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

Ore 2.45 dal Rifugio Pussa; 2.25 dall’ attacco del sentiero CAI 375. Difficoltà E.

Dal bivacco si possono raggiungere varie cime tra cui il Cornaget, Cima Podestine, o semplicemente la forcella situata tra le due.

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

A destra la Cima Podestine.

A destra la Cima Podestine.

Cima Podestine

Le placconate del Cornaget.

Le placconate del Cornaget.

Verso la forcella tra Cima Podestine e il Cornaget.

Verso la forcella tra Cima Podestine e il Cornaget.

Cima Podestine dalla forcella.

Cima Podestine dalla forcella a Sud di essa. Da qui si puó giungere in vetta percorrendo un camino con difficoltá di II grado (notizia riportata da Gloria Cossettini e Francesco Cofone).

Si puó raggiungere la vetta della Cima Podestine percorrendo la via normale sul versante Nord…

Cima Podestine

… oppure per la Parete Ovest lungo la via Giordani.

Cima Podestine

Altra cima raggiungibile è invece Cima Sic, oppure l’ anello delle Pale di Floridut.

Il Cimón delle Tempie.

Il Cimón delle Tempie.

Il Torrione della Meda visto dall' alto.

Il Torrione della Meda visto dall’ alto.

Cornaget

Bivacco Goitan

Bivacco Goitan

Colori autunnali in Giappone. In basso a destra la cascata del Ciól de Pes.

Colori autunnali in Giappone. In basso a destra la cascata del Ciól de Pes.