Situato nel cuore del Canal Piccolo di Meduna al di fuori dei sentieri battuti, Landri dal Cerâr è un luogo di grande fascino naturalistico con anche una piccola nota storica che lo riguarda. Ma andiamo con ordine: durante il terzo giorno in cui la Banda di Navarons fu inseguita delle guarnigioni austriache, i garibaldini partono prima dell’ alba da Sélis per addentrarsi nel Canal Piccolo di Meduna con lo scopo di valicare la forca del Poul e poi scendere alle case di Pecolat. Disturbati dunque dalla notizia dell’ arrivo imminente degli imperiali, partirono con paiolo e un buon quantitativo di farina che utilizzeranno una volta giunti all’ antro per cucinare la polenta. La leggenda vuole inoltre che il paiolo venga portato appresso dagli insorti e utilizzato nella battaglia del Monte Castello; durante lo scontro venne riempita di paglia, incendiata, e fatta rotolare verso gli autriaci per simulare una bomba e gettare nel panico le fila del nemico.
Dalla diga del Ciul il comodo sentiero CAI 398 porta in circa un’ ora ai ruderi di Sélis.
Dai ruderi si continua per il sentiero a valicare una selletta su un costone, e poi si scende fino a giungere alla piana dove si incontrano Canal Piccolo e Canal dal Vuar, denominata Pineit.
Proseguendo sempre con il sentiero, si oltrepassa un circo franoso oltre il quale il sentiero si inerpica sulla costa Pluma; nel punto in cui inizia la salita si abbandona il sentiero CAI per reperire un’ evidente traccia sbarrata dalla vegetazione tagliata di proposito per non indurre in errore chi è diretto alla Casera Caserata. La traccia inizialmente non si mantiene molto evidente, ma facendo attenzione alla presenza di rari ometti e qualche fettuccia ci si porta su una traccia che si mantiene alta sulla sottostante forra (qualche tratto esposto, fare attenzione). In breve si giunge sul greto del Meduna dove si apre davanti a noi l’ enorme cavità dell’ Antro del Cerâr.
L’ antro si presenta come una volta aperta ed ospitale, per nulla angusta e dalla forma di una enorme conchiglia.
La sua forma è stata scavata dalle acque del Meduna che hanno creato un’ ansa erodendo la roccia; ancor oggi il fiume vi scorre all’ interno creando un suggestivo scenario ipogeo.
Dalla diga del Ciul ore 3.00; difficoltà E/R